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Souldiers è un classico gioco metroidvania, non punta a inventare nulla ma consolida meccaniche ben sviluppate e le mette insieme per dar vita a un ottimo gioco action con un buon livello di sfida ma mai frustrante. Una bella pixel-art compone gli scenari del gioco e ci accompagna in una storia simpatica, anche se non la migliore in circolazione. Da provare sicuramente!

Con Endling: Extinction is Forever, i ragazzi di Herobeat Studios hanno voluto principalmente raccontare una storia. Non si tratta di una bella fiaba dai toni allegri, ma piuttosto di un drammatico spaccato dello stato di salute del nostro pianeta. Scegliere di avere come protagonisti una volpe e i suoi cuccioli i protagonisti aumenta il coinvolgimento dei giocatori, che provano vera empatia per queste creature. Endling è anche un titolo divertente e coinvolgente, che non prova però mai ad alzare l'asticella della difficoltà per non diventare eccessivamente pesante. Si tratta di un'avventura dal gameplay leggero e dai toni forti, consigliata a qualsiasi giocatore che non abbia paura di farsi scendere qualche lacrima. Questi elementi, uniti a un comparto tecnico eccellente, fanno chiudere un occhio su meccaniche forse un po' troppo ripetitive e una longevità non esagerata. Chi vuole fare un'esperienza diversa da ogni altra, quindi, non ha che da mettersi nei panni della volpe.

Se state cercando un platform tridimensionale che vi faccia rivivere le gioie del passato, allora Frogun è il gioco che fa al caso vostro. L'opera di Molegato e Top Hat Studios trasuda amore per le piattaforme da ogni poro, offrendo meccaniche semplici ma divertenti con l'aggiunta di una sfida mentale aggiuntiva legata all'utilizzo della pistola gracchiante. Pazienza poi se alcune texture non sono pulitissime e se a volte la mira risulta un po' imprecisa: la gioia che si ha nell'esplorare ogni ambiente, scoprirne i segreti e abbattere nemici e boss di ogni tipo è davvero grande. Al mondo ci vorrebbero più avventuriere come la simpatica Renata.

Riot Games si rivela ancora una volta il Re Mida dei videogiochi: tutto ciò che viene toccato dal sacro nome di League of Legends diventa immediatamente un must have sia per gli appassionati del MOBA che per i profani. The Mageseeker: A League of Legends Story non fa eccezione, raccontando le (dis)avventure del ribelle Sylas in maniera impeccabile e racchiudendole in un action GDR di tutto rispetto. La scelta di Digital Sun è ricaduta su una struttura classica, che ben si adatta allo stile del campione di LoL. La possibilità di modificare rapidamente le magie e la progressione costante del personaggio sono due elementi che impreziosiscono l'intera avventura, rendendola perfetta per qualsiasi tipologia di giocatore. Inutile dire consigliamo senza riserve questo meraviglioso titolo e altrettanto superfluo è sottolineare che non vediamo l'ora di scoprire cos'altro Riot Games abbia in serbo per gli appassionati di League of Legends.

Dogchild è senza dubbio una piacevole sorpresa, che Animatoon Studio ha confezionato con impegno e dedizione. L'avventura di Tarpak e Tarao, se vista come un titolo destinato ai più giovani, è divertente e coinvolgente ed ha il merito di toccare temi importanti come il rispetto della natura e degli animali. Non si tratta certo di un lavoro perfetto, con qualche magagna tecnica qua e là ed una traduzione in italiano che lascia spazio a strafalcioni indecorosi, ma come primo progetto possiamo dire che Animatoon Studio ha colpito nel segno. Se state cercando un gioco per far avvicinare vostro figlio al mondo dei videogames o per rilassarvi giocando senza troppi pensieri, Dogchild è quello che fa per voi.

Baobabs Mausoleum Grindhouse Edition - Country of Woods and Creepy Tales sembra un viaggio psichedelico, dietro ogni angolo può cambiare il modo in cui vediamo il mondo e quello che stiamo facendo in esso. Se vi piacciono le storie assurde e avete un distorto senso dell'umorismo, questo gioco vi piacerà sicuramente.

Non ci saremmo mai aspettati che la vita di una rapa bianca potesse essere così intensa e densa di eventi. Minabo - A walk through life si è rivelato infatti un titolo divertente e per certi versi coinvolgente, nonostante un'ovvia ripetitività di fondo. L'esperimento di DevilishGames può dirsi riuscito, pur con qualche elemento da perfezionare e con il rischio che alcuni giocatori possano trovare troppo insipida questa simulazione. Se state cercando un modo per rilassarvi nel tempo libero e amate i walking simulator, allora Minabo fa decisamente al caso vostro. Se invece non riuscite vivere senza azione, allora queste rape potrebbero risultarvi un po' indigeste.

Valutare oggettivamente Spheroids è complicato: da un lato abbiamo un platform solido con una colorata grafica bidimensionale e un gameplay che strizza l'occhio al passato, dall'altro un action game che sembra voler far morire il nostro eroe ad ogni costo. L'assenza di potenziamenti perenni ed il non perfetto uso di alcune idee comunque buone rendono Spheroids un titolo mordi e fuggi adatto ai nostalgici delle sale giochi.

A volte non basta una trama ricca e sfaccettata per trasformare un prodotto mediocre in un capolavoro. TAPE: Unveil the Memories racconta una storia coinvolgente e a tratti molto diretta, dimenticandosi però di far divertire il giocatore. La maggior parte dei puzzle ambientali sono di semplice risoluzione, altri invece talmente macchinosi da essere frustranti. La costante presenza di un mostro che risulta più un fastidio che un vero elemento di sfida completano il quadro di un titolo che, pur tenendo incollato il giocatore allo schermo grazie a una narrazione incalzante, si lascia finire solo per scoprire come si conclude la storia. Nonostante questo, gli appassionati di avventure grafiche troveranno sicuramente elementi in grado di fargli apprezzare la storia di Iria.

Superola Champion Edition è un gioco divertente, che mischia meccaniche molto semplici alla giusta dose di follia. La presenza di tantissime citazioni più o meno famose strappa sicuramente numerosi sorrisi, ma una localizzazione claudicante e il senso di frustrazione che il gioco è in grado di trasmettere sono due elementi che penalizzano l'esperienza generale. Anche così, comunque, il titolo di Undercoders si rivela un arcade divertente con alcuni spunti interessanti che, se approfonditi al meglio, possono portare alla creazione di un vero capolavoro. Se però vi piacciono i running games vi suggeriamo di dare una chance a questo lama, complice anche il prezzo decisamente contenuto del gioco.

Sebbene sia rivolto a un pubblico infantile, DreamWorks Dragons: Leggende dei Nove Regni, come evidenziato nella recensione, è un prodotto senza fantasia e un po' trasandato. I più piccoli potranno senza dubbio trovare grande divertimento in compagnia di Tuono, Ariete e gli altri amici draghi, ma un occhio più oggettivo non può non vederne i difetti intrinseci. In ogni caso si tratta di un prodotto sufficiente, consigliato con uno sconto sul prezzo di listino.

Assegnare un voto a Finis è impresa complessa: da un lato abbiamo un concept innovativo, che mette in campo elementi degli studi psicologici e psichiatrici. Dall'altro troviamo una realizzazione tecnica non eccelsa e una narrazione che non risulta mai coesa, lasciando il giocatore un po' interdetto. Interessante la possibilità di ottenere una valutazione psicologica attendibile, ma tutto rimane un po' fine a sé stesso. Finis risulta comunque un prodotto interessante, il cui acquisto va valutato magari approfittando di uno sconto.

Wukong è una piccola delusione. Non ci aspettavamo di certo un nuovo re dei platform, ma il primo livello ci ha ingannati e fatto pregustare uno stile di gameplay à la Crash Bandicoot che in realtà non gli appartiene. Un’accozzaglia di idee simpatiche colpite da inesperienza e inettitudine, che causano una ridondanza non da poco e bug che uccidono l’esperienza. Qualora foste in cerca di un’esperienza da Platino facile che vi strappi anche qualche risata, al netto di un prezzo inadeguato per quel che ci viene offerto – seppur esiguo - Wukong può però offrirvi un simpatico pomeriggio.

Nel giudizio finale di The Crown of Wu cerchiamo di sorvolare sui numerosi bug presenti, nella speranza fondata che vengano corretti al più presto. Il prodotto targato Meridiem Games avrebbe il potenziale per una sufficienza abbondante e forse più, tuttavia le sue qualità rimangono fortemente inespresse. Che sia colpa di un sistema di combattimento che viene sponsorizzato come "fresco", ma risulta estremamente legnoso, di un sistema di poteri che si rivela macchinoso e poco utile o di una trama poco profonda e poco curata, oltre che di una longevità limitata, rimane difficile capire quale sia un punto forte a favore di The Crown of Wu e ci rattrista esprimere un giudizio relativamente basso, in quanto comunque il gioco ha tutte le carte in regola per divertire.

Nonostante buone premesse, Aurora's Journey and the Pitiful Lackey fallisce sotto l'aspetto ludico. L'avventura di The Not so Great cerca di raccontare una storia affascinante, ma non riesce mai a coinvolgere appieno il giocatore. Questo sia a causa di una narrazione che viaggia con il freno a mano tirato, sia di scelte discutibili a livello di antagonisti. Il tutto è contornato da un gameplay che vorrebbe mischiare il dinamismo dei run'n gun con la riflessività dei platform a scorrimento orizzontale, ma di fatto offre una copia sbiadita di entrambi i generi. Una legnosità di fondo e una longevità troppo risicata se paragonata al prezzo di vendita del gioco completano il quadro di un'opera che potrebbe attirare i cacciatori di trofei e pochi altri.