FICHA DE CRÍTICA
Chiudete gli occhi e immaginatevi il peggiore post-sbornia della vostra vita: parafrasate quella condizione di estremo malessere in un videogioco, e avrete Zombeer. Si tratta di un titolo in cui non funziona davvero nulla, a partire da una giocabilità ripetitiva e ulteriormente ammorbata da discutibilissime scelte di game design, fino ad arrivare ad una componente tecnica che stenterebbe ad avere consensi su PlayStation 2. Lo stesso non-sense di fondo è ben lontano dal regalare più di qualche timido sorriso. Detto in parole povere, siamo di fronte al più classico dei buchi nell’acqua. Birra permettendo…
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