FICHA DE CRÍTICA

Blind Fate: Edo no Yami nasce da un concept intrigante che rielabora mitologia e folklore del Giappone feudale per trasportarli in un futuro distopico e popolato da macchine assetate di sangue. Il suo protagonista non vedente è una trovata veramente notevole, soprattutto una volta inserito in un contesto del genere. Detto questo, in ambito di game design ci sono troppi problemi sovrapposti uno all'altro, a partire dai controlli macchinosi e il percepibile input lag, fino a un'imperfetta gestione dei checkpoint e all'assenza di spiegazioni sul funzionamento stesso di meccaniche fondamentali. È veramente un peccato, perché la direzione artistica è certamente valida al pari della colonna sonora.

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15/09/2022

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