FICHA DE CRÍTICA

Se avete due ore di tempo a disposizione, una stanza poco illuminata e dei buoni auricolari, i 10 round che vi separano dalla verità volano in un attimo. Chi vi scrive è un’amante del genere per cui, nonostante la completa assenza di stimoli tattili, ha deciso di arrivare alla fine del percorso tracciato da Evil Inside. Di fatto si rivolge a una nicchia di appassionati, esigenti e perfezionisti. Certe sbavature, però, non possono essere ammesse. La next-gen va sfruttata.

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25/03/2021

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