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Endling - Extinction is Forever
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Mattia Pescitelli
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23/07/2022 |

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90 |
Mattia Pescitelli
Endling: Extinction is Forever è un piccolo diamante del mondo videoludico contemporaneo, e non è neanche troppo grezzo, come spesso si dimostrano essere questi ristretti ma ambiziosi progetti che reclamano a gran voce l'attenzione socio-culturale. Il messaggio dietro al prodotto è forte e ben chiaro, forse fatalista, melodrammatico, certo, ma mai comunicato con sufficienza o ipocrisia. Il gioco in sé, inoltre, funziona; scorre velocemente e con ritmi costanti, che tendono a non farti mai staccare dalla ricerca della giovane volpe scomparsa. Visivamente, poi, è un prodotto solido, con uno stile comune (e abusato) ma facilmente identificabile, oltre a essere pregno di intuizioni dal forte tasso spettacolare. Ora sta ai giocatori decidere se merita un posto di risalto all'interno dell'ancora relativamente breve e fiera storia videoludica. Noi ce lo auguriamo caldamente.
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Souldiers
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06/06/2022 |

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75 |
Souldiers è un gioco solido, realizzato chiaramente con cura e passione, ma questo non sempre basta. Questo metroidvania fatica a stupire il giocatore in ogni propria componente, che sia artistica, narrativa o di design. Le differenze di classe sono piacevoli, ma non crediamo che molti vorranno rigiocare l'intera avventura per vedere in che modo le classi non scelte cambiano lo stile.
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Evil Dead: The Game
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Tommaso Pugliese
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18/05/2022 |

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74 |
Tommaso Pugliese
Evil Dead: The Game è un multiplayer asimmetrico molto interessante e dall'indubbio potenziale, estremamente fedele alle atmosfere e alle suggestioni della saga horror creata da Sam Raimi, nonché capace di mettere in campo dinamiche cooperative e competitive relativamente fresche grazie a una serie di meccanismi che possono fare la differenza. Giocato insieme agli amici il titolo di Saber Interactive diverte e appassiona (sebbene il ruolo del Demone Kandariano richieda un approccio peculiare), ma la formula potrebbe non reggere molto a lungo per via del sistema di combattimento limitato e confusionario, mentre su PC persistono alcuni fastidiosi problemi tecnici.
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Ikai
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Simone Tagliaferri
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01/04/2022 |

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50 |
Simone Tagliaferri
Ikai è un Giappone medievale per turisti usato per tentare un horror alla Amnesia. È la celebrazione di una passione, più che un punto di vista interessante sul mondo che vorrebbe rappresentare. Da una parte affascina, dall'altra pensi che un giapponese non si vedrebbe mai in questo modo e che, in fondo, stai guardando una palla di vetro con neve con dentro scolpiti dei luoghi da cartolina, in cui è ambientata una storia che comunque non manca di buoni momenti. Peccato che in larga parte il gioco sia fatto di puzzle poco interessanti e che il giocatore debba subire alcune scorrettezze che rendono difficile il coinvolgimento, solo per allungare un po' il brodo.
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SCARF
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Simone Tagliaferri
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20/12/2021 |

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60 |
Simone Tagliaferri
Scarf è un gioco molto semplice che offre un'esperienza limitata. Finisce per essere un platform rilassante, che non impegna più di tanto il giocatore nelle poco più di tre ore che dura. L'unica vera attrattiva che offre è il suo stile visivo, anche se da solo non giustifica l'impresa. Non è terribile, perché in fondo si lascia giocare, ma non colpisce mai veramente a fondo e svela le sue poche carte fin troppo rapidamente, non dando oltretutto al giocatore alcuno spazio di manovra al suo interno. Sembra quasi una di quelle opere "ispirate da" che colgono solo in parte lo spirito della loro fonte, non riuscendo però a essere altrettanto incisive e, soprattutto, radicali.
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Grotto
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Mattia Pescitelli
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02/11/2021 |

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65 |
Mattia Pescitelli
Grotto non è un'avventura per tutti. È più un'esperienza visiva che un videogioco, dato che le immagini e i suoni raccontano più delle azioni e delle parole. Quindi, abbiamo un titolo da un lato spettacolare a livello artistico e, dall'altro, castrato a livello videoludico. È la rappresentazione vivente del dilemma che affligge questo medium: a quale aspetto va dato maggiore peso? La risposta è diversa per ognuno di noi. C'è chi darà più importanza al lato tecnico, chi a quello artistico e chi a quello ludico. Noi, in questo caso, non ci sentiamo di bocciare un progetto come Grotto, ma nemmeno di lodarlo. È uno di quei titoli ai quali un giorno guarderemo con affetto, ricordandoci più la sua atmosfera generale che non il singolo difetto.
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Metroid Dread
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Vincenzo Lettera
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06/10/2021 |

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90 |
Vincenzo Lettera
Dopo tutti questi anni, non era facile chiudere l'arco rimasto appeso con Metroid Fusion con un episodio che fosse coerente con quelli precedenti e allo stesso tempo riuscisse ad ammodernare il feeling della serie 2D. Metroid Dread ci riesce, e nonostante le frequenti interazioni con Adam finiscano a volte per attenuare il senso di isolamento tipico della serie, a brillare è soprattutto il ritmo del gioco, il sistema di combattimento mai così dirompente, e il continuo passaggio tra la frenesia nei momenti di esplorazione e l'ansia tremenda non appena si mette piede in una zona E.M.M.I.. E alla fine, quello che ci ha impressionato di più di Dread è proprio lei, Samus. Feroce e potente, sempre più fulminea e aggressiva, e ci ricorda che è sul pianeta ZDR con una missione ben precisa. Costi quel che costi. Come lei perde i suoi poteri all'inizio del gioco, di ogni gioco, il prossimo Metroid in 2D potrebbe ripartire da zero e segnare un nuovo inizio per la serie, ma qualsiasi sarà il futuro della saga speriamo di ritrovare una protagonista così grintosa e, alla fine della fiera, così divertente da giocare.
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UnMetal
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Marco Perri
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27/09/2021 |

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80 |
Marco Perri
Apparentemente chiusa in un guscio facilmente descrivibile come parodistico, la storia di Unmetal raccoglie idee, trovate di gameplay e di narrazione che riescono a portare il giocatore fino ai suoi crediti finali senza annoiare. Si, la componente ironica e la follia di fondo stordiscono spesso, ma sono capaci di non tradirsi mai troppo e riescono a impastare una trama che alla fine ha anche un senso. Ci saranno momenti di risate, altri un po' più hardcore, ma l'avanzamento è fluido, mai cervellotico, limitato da una produzione chiaramente di basso profilo ma con una bella anima. Consigliato a chiunque è in cerca di una decina di ore di gaming intelligentemente sopra le righe, spensierato, scanzonato. Perfetto per la portabilità di Switch, sicuramente meno indicato per un gaming da divano.
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Clid The Snail
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Tommaso Valentini
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07/09/2021 |

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55 |
Tommaso Valentini
Clid the Snail è un titolo che avremmo voluto amare con tutto il cuore. I personaggi ci hanno conquistato così come l'ambientazione ed il mondo di gioco, un universo da storia fantastica con tantissimi punti di forza, trascinato nell'abisso però da decisioni di design mirate ad evitare in tutti i modi che il giocatore si diverta. Male il bilanciamento dei danni delle armi, il sistema di mira e anche le performance su Playstation 4, pilastri che vanificano le buone idee e l'eccellente colonna sonora, seppur spesso fuori tema. Il titolo potrebbe essere salvato in futuro da qualche patch importante, ma, per il momento, non riusciamo proprio a consigliarvelo.
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Deiland: Pocket Planet
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Giorgio Melani
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14/05/2021 |

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75 |
Giorgio Melani
C\'è una certa magia diffusa in Deiland: Pocket Planet Edition, che emerge nel senso di attaccamento che si sviluppa facilmente con il piccolo pianeta di Arco, un luogo che ben presto impariamo a sentire come "casa nostra". Questo è forse l'elemento più riuscito in questo particolare esperimento del team Chibig: far scaturire subito un'empatia con il protagonista e il suo microcosmo trasognato fra le stelle. Il problema è che il gameplay ibrido cerca forse di mettere insieme troppe caratteristiche e finisce un po' per perdersi, rimanendo sulla superficie delle sue tante sfaccettature senza approfondirne più di tanto nemmeno una. La gestione delle risorse cattura subito nel suo meccanismo composto da piccoli impegni costanti, ma si amplia lentamente e a volte in maniera un po' arbitraria, imponendo il suo ritmo più che consentendoci di gestirlo appieno. Anche l'esplorazione interplanetaria è rarefatta e poco incisiva, appesantita da un sistema di combattimento legnoso e ben poco divertente. Tuttavia, almeno per una buona prima fase vi ritroverete a tornare spesso tra i mille impegni del pianeta Deiland, e infine anche a ricordarlo con affetto una volta che ve ne sarete allontanati.
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Narita Boy
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Mattia Armani
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29/03/2021 |

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88 |
Mattia Armani
Narita Boy è un trionfo di pixel art e citazioni, una piccola epopea che ci cala con potenza nei panni del classico eroe da fantascienza anni 80, dannatamente fragile eppure destinato a salvare tutti. In quanto a gameplay non fa nulla di nuovo e non manca di difetti, ma ci aggiunge qualcosa di oscuro, qualcosa di suo, senza per questo compromettere un'esperienza ricca, colorata e per gran parte divertente e soddisfacente. Questo nonostante un ritmo iniziale non è esaltante, alcune abilità che passano in secondo piano rispetto ad altre e qualche sequenza di combattimento che non è bilanciata al meglio. Ma nel complesso parliamo di almeno 12 ore piene zeppe di passione, qualità e dettagli deliziosi a un prezzo di 24,99 euro o di un abbonamento Game Pass. Difficile chiedere di più.
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Everhood
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Alessandra Borgonovo
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05/03/2021 |

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70 |
Alessandra Borgonovo
Non bastano delle valide tracce musicali, un buon sistema di combattimento ed effetti psichedelici a profusione per distrarre dal fatto che Everhood sia sì un gioco con una promettente base di partenza, ma vada lentamente a perdersi fin quasi a diventare inconsistente. Nel complesso è un'esperienza con diversi punti di merito - la musica, appunto, e la messa in scena degli scontri - tuttavia si affida spesso e volentieri ad alcuni trucchetti per rendere il tutto inutilmente difficile, a dispetto della possibilità di cambiare difficoltà a piacere. I lunghi tempi di caricamento non aiutano affatto nel godere di un'esperienza che, pur nel suo eccessivo ermetismo di trama e in una ripetitività di fondo, avrebbe potuto giocarsela meglio. Rimane un'esperienza da provare, nonostante tutto.
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Call of the Sea
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Alessandra Borgonovo
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20/12/2020 |

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73 |
Alessandra Borgonovo
Call of the Sea è un buon titolo d'esordio per Out of the Blue e un biglietto di presentazione su quelli che sono i suoi punti di forza - narrazione ed enigmi. Se sulla prima siamo rimasti piacevolmente colpiti, soprattutto nel presentare una storia ispirata a lovecraft senza scegliere il più comune approccio horror, lato gameplay c'è un po' di confusione generale che porta ad alcuni enigmi la cui risoluzione sembra affidarsi più al caso che alla logica; soprattutto però spinge a un picco ingiustificato di difficoltà nella fase centrale, a causa del quale l'esperienza subisce una battuta d'arresto e rompe l'immersione creata fino allora dal racconto. Non è la clamorosa sorpresa indie che lascia a bocca aperta, tuttavia è un esordio capace di tracciare una promettente strada per lo studio spagnolo.
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Moonlighter
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Giorgio Melani
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30/11/2020 |

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80 |
Giorgio Melani
In definitiva, quello che colpisce maggiormente in Moonlighter è il suo fondarsi su una struttura complessa e sfaccettata che riesce però a trovare un raro equilibrio tra caratteristiche molto disparate. Questo riesce a sollevare il gioco dal rischio della monotonia, che è sempre presente nei titoli così fortemente improntati sulla progressione costante e la ripetizione delle azioni, creando un'esperienza variegata molto stimolante, tra l'azione immediata e impegnativa nei dungeon e le fasi più rilassate nel negozio. A ben vedere non perfeziona allo stato dell'arte nessuno dei suoi diversi aspetti, rimanendo un po' in superficie sia come RPG dungeon crawler che come gestionale, ma proprio nel punto di incontro tra questi elementi diversi trova una sua identità molto marcata, che ci spinge a tornare nel suo particolare mondo. A fronte di qualche incertezza nel sistema di controllo, la versione mobile non fa che proporre l'ottimo originale in forma portatile.
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Blacksad: Under the Skin
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Davide Spotti
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13/11/2019 |

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70 |
Davide Spotti
Blacksad: Under the Skin è un'avventura piacevole sia per il carisma che contraddistingue il protagonista sia per il riuscito intreccio narrativo e l'azzeccato accompagnamento musicale. Ci è quindi dispiaciuto dover constatare la presenza di alcuni evidenti difetti. Tali mancanze finiscono per limitare la godibilità dell'interazione di un'esperienza ludica che, per quanto circoscritta e molto aderente alla tradizione, presenta alcuni spunti interessanti e un epilogo che ci ha positivamente convinto. In virtù delle suddette limitazioni, la riteniamo un'esperienza adatta più che altro ai grandi appassionati del fumetto e agli estimatori dei racconti noir focalizzati su tematiche mature.
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Song of Horror
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Simone Tagliaferri
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05/11/2019 |

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70 |
Simone Tagliaferri
Song of Horror non colpisce in nulla, ma si lascia giocare e alla fine riesce a coinvolgere per il suo essere capace di prendere gli stilemi del genere usandoli con una certa consapevolezza e maestria. Alcuni dei suoi sistemi andrebbero rivisti e ci sono alcuni aspetti che lasciano qualche dubbio, ma in generale è un'avventura horror solida. Peccato soltanto non poterne giudicare completamente il lato narrativo, visto che mancano degli episodi. Quando arriveranno ci ritorneremo.
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Asphalt 9: Legends
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Tommaso Pugliese
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07/10/2019 |

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85 |
Tommaso Pugliese
Asphalt 9: Legends si conferma uno straordinario racer arcade anche su Nintendo Switch, e sarà interessante capire come il modello freemium originale verrà accolto dai possessori della console ibrida. Parliamo infatti di un sistema piuttosto elastico e permissivo, che consente di giocare gratis dovendo sottostare a ben pochi vincoli, godendosi le spettacolari e frenetiche gare di una carriera molto corposa, arricchita da tanti contenuti extra e adattata molto bene sul fronte dei controlli e dell'aspetto tecnico. Considerando anche la modalità multiplayer in locale via split-screen e l'imminente arrivo delle sfide online, il titolo Gameloft si pone davvero come un download obbligato.
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Very Little Nightmares
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Giorgio Melani
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08/06/2019 |

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58 |
Giorgio Melani
Very Little Nightmare è un progetto solo parzialmente riuscito, purtroppo: riesce a ricreare in maniera convincente le atmosfere caratteristiche del gioco originale grazie a un bello stile grafico e un'ottima direzione artistica ma fallisce in buona parte la prova del gameplay a causa di problemi tecnici e di progettazione stessa della struttura di gioco. Resta un interessante complemento allo strano universo di Six, mettendo in scena un'ambientazione fascinosa come il Nido, ma è un po' poco per renderlo un gioco completo ed equilibrato.
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Dawn of Man
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Simone Tagliaferri
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15/03/2019 |

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60 |
Simone Tagliaferri
Dawn of Man è un buon gestionale, che però pecca in varietà e che risulta davvero facile sulla lunga distanza. Non è brutto e finché dura riesce sempre a proporre novità interessanti, ma si esaurisce in una manciata di ore, rendendo le partite successive ridondanti e prive di obiettivi, che non siano il ripetere quanto si è già fatto. Dategli una possibilità se vi intriga l'ambientazione o se siete alla ricerca di un passatempo.
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GRIS
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Simone Tagliaferri
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17/12/2018 |

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90 |
Simone Tagliaferri
Per essere apprezzato davvero, GRIS chiede al giocatore di spogliarsi di sovrastrutture e aspettative create dal mercato, così da potersi immergersi in un'esperienza che vive d'altro rispetto a quelli che sono i canoni di un genere, quello dei platform game, che in questo caso possiamo considerare come una specie di incidente di percorso. Di fatto GRIS è più vicino come obiettivi a quelli di un Dear Easther o un What Remains of Edith Finch, soprattutto nella sua consapevolezza narrativa ed estetica, che a quelli di un Super Mario Bros. qualsiasi (detto senza alcun disprezzo). Specifichiamo che chiedere un determinato approccio per poter godere di una certa opera non è un sopruso o un inganno, ma un modo per emanciparsi da certe logiche da McDonald's che vedono nell'immediatezza e nella facilità di lettura dei valori assoluti. Solo in questo modo si può iniziare ad apprezzare davvero la moltitudine di possibilità espressive del medium videoludico. Se si gioca con il filtro dei pregiudizi davanti agli occhi, si finisce per vedere in GRIS soltanto un pupazzo ben animato che salta su delle piattaforme troppo facili da raggiungere e che dura troppo poco.
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Might & Magic: Elemental Guardians
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Giorgio Melani
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07/06/2018 |

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83 |
Giorgio Melani
Da una premessa strana come l'applicazione del marchio Might & Magic su un free-to-play per dispositivi mobile è venuto fuori un ottimo gioco, a dimostrazione di come Ubisoft abbia preso questa sfida per il verso giusto. Le caratteristiche sono quelle ormai codificate per l'RPG a turni in questo contesto, ma la gestione dei personaggi complessa a appagante, supportata da un sistema di combattimento un po' pilotato ma comunque autentico nelle possibilità offerte al giocatore, rendono Might and Magic: Elemental Guardians uno dei migliori esponenti di questo sotto-genere in via di definizione.
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Bring You Home
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Giorgio Melani
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09/02/2018 |

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78 |
Giorgio Melani
Bring you Home può contare su una bella dose di fascino che lo rende ben distinguibile all'interno del panorama mobile, che deriva soprattutto dalla caratterizzazione grafica e dall'enorme cura riposta dagli sviluppatori nelle componenti estetiche, tra design degli scenari e animazioni sullo schermo. L'idea di base è geniale e in grado di catturare subito l'interesse, ma ben presto emergono dei dubbi sull'effettivo studio riposto nel level design, visto che gli enigmi a volte sembrano risolvibili solo attraverso tentativi e non tanto con deduzioni e ipotesi. C'è di buono che anche i fallimenti sono davvero uno spasso da vedere, rendendo quasi nulla la frustrazione del dover procedere a tentoni, ma la progettazione dei puzzle sarebbe potuta essere più ragionata.
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Metroid: Samus Returns
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Lorenzo Fantoni
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12/09/2017 |

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85 |
Lorenzo Fantoni
Metroid II: Samus Returns è senza dubbio uno dei giochi più interessati nell'attuale panorama del 3DS. Da tempo si sentiva il bisogno di un titolo del genere su questa piattaforma e per fortuna il capostipite è arrivato a reclamare il suo trono. Di fronte a voi ci sono un sacco di ore di esplorazione, piccoli rompicapi e scontri che metteranno alla prova i vostri riflessi. Un ottimo antipasto per farsi venire ancora più fame in attesa del prossimo capitolo per Switch.
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The Sexy Brutale
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Giordana Moroni
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16/04/2017 |

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85 |
Giordana Moroni
The Sexy Brutale è un gioco intelligente... e questo non può mai essere un male. Il lavoro degli sviluppatori è stato brillante, proponendo un puzzle game davvero interessante e che non rischia mai di cascare nel borioso o auto celebrativo; è fresco, frizzante ed ironico, con quella punta di macabro che non guasta mai. Le dinamiche di gioco sono solide e funzionano splendidamente nonostante siano ridotte all'essenziale, l'attenzione posta da parte degli sviluppatori sul comparto audio e artistico gli regala poi un fascino unico. È quindi un peccato riscontrare nella versione console dei problemi tecnici che non permettono davvero al gioco di primeggiare, ma intendiamoci: se questo è l'antipasto di quello che potrà venire in futuro con RiME, non vediamo l'ora di sederci a tavola.
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YouTubers Life
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Emanuele Gregori
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08/02/2017 |

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73 |
Emanuele Gregori
Youtubers Life fa esattamente quello che deve fare e lo fa con un piglio simpatico e spassoso. Non resterà nella storia come il manageriale più innovativo e stravolgente che il mercato abbia mai visto. Questo non toglie che chiunque abbia voglia di sapere - a grandissime linee - come funziona il mondo di YouTube e delle webstar, può farsi un giro. Il gioco di U-Play sarà in grado di strappare anche qualche risata. A fronte di un prezzo esageratamente alto, aspettiamo di vedere le prossime campagne già annunciate, che serviranno a donare ulteriore linfa ad un titolo che ha un incredibile bisogno di innovazione nelle meccaniche!
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Ghost 1.0
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Aligi Comandini
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24/07/2016 |

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82 |
Aligi Comandini
Ghost 1.0 è un metroidvania di gran classe, ricco di ottime idee e competente nell'applicazione delle sue meccaniche. Ancora una volta Francisco Telléz ha dimostrato di avere talento da vendere, e anche se in questo titolo si nota un po' di fretta in più nello sviluppo, e qualche ingenuità a livello di game design, ci risulta impossibile non consigliarlo a tutti gli amanti del genere.
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The Guest
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Simone Tagliaferri
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10/03/2016 |

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70 |
Simone Tagliaferri
The Guest non è un capolavoro ma non mancherà di appassionare gli amanti delle avventure grafiche tradizionali, che incidentalmente gradiscono le atmosfere horror. Ci teniamo a ribadire che ha più a che fare con Monkey Island che con Amnesia, visto il gameplay incentrato sulla risoluzione di puzzle, quindi non lasciatevi ingannare dalla prima persona e dalle atmosfere e valutate con senno se il genere fa per voi (poi non dite che non vi avevamo avvisato). Stabilito questo, fossimo nel team di sviluppo rivedremmo leggermente l'interfaccia, troppo legata all'uso del controller: è paradossale giocare a un'avventura grafica su PC e avere tanti limiti con il mouse.
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Love You to Bits
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Andrea Palmisano
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10/03/2016 |

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80 |
Andrea Palmisano
Love You to Bits è una sorta di seguito spirituale di Tiny Thief, di cui ricalca in buona parte le meccaniche. Al netto di una minore originalità quindi, il titolo di 5 Ants è un prodotto nel complesso pienamente convincente, in cui un gameplay semplice ma comunque piacevole si accompagna a una caratterizzazione davvero riuscita, capace di dare un contributo importante al valore complessivo del gioco. Consigliato.
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Afterpulse
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Fabio Palmisano
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31/10/2015 |

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70 |
Fabio Palmisano
Afterpulse meriterebbe di essere scaricato gratuitamente anche solo per godere del suo magnifico impatto visivo, senza dubbio la nota più lieta dell'intera produzione Gamevil. Per il resto, il gioco mette in campo tutto quello che è lecito aspettarsi da un moderno sparatutto multiplayer su iOS, tra pregi e difetti: e se ai primi appartiene senza dubbio un gameplay immediato ed efficace sul breve periodo, d'altro canto Afterpulse pecca di un'eccessiva enfasi sugli acquisti in-app e di una quantità e qualità dei contenuti non sempre esaltante. Gli appassionati del genere farebbero bene a dargli comunque una chance, mentre tutti gli altri possono tranquillamente passare oltre.
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Ramboat
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Tommaso Pugliese
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30/05/2015 |

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85 |
Tommaso Pugliese
Il genere degli endless runner a scorrimento orizzontale non esercita lo stesso fascino del 2011, ma ciò non toglie nulla al valore di Ramboat. Ci troviamo infatti di fronte a un prodotto ispirato, divertente, che riesce a offrire un'insospettabile varietà grazie alle tante armi differenti, a un corposo sistema di achievement e a nemici tutt'altro che banali, capaci di attaccarci da ogni angolazione e di renderci la vita difficile. L'esperienza non è particolarmente punitiva per via dei tre cuori a disposizione, e consente dunque di fare il proprio tentativo godendo della necessaria gradualità, prendendo le misure ai movimenti e alle schivate, cercando ogni volta di far meglio. Se il genere non vi ha irrimediabilmente stancato, il download è d'obbligo.
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Nihilumbra
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Mattia Comba
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23/05/2015 |

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73 |
Mattia Comba
A differenza di molti altri progetti Nihilumbra ha trovato in Wii U la sua piattaforme ideale, la console che meglio di tutte le altre riesce ad esprimerne in maniera efficace i valori produttivi di questo titolo dall'anima cupa ed evocativa. La console Nintendo infatti è l'unica che è riuscita ad unire la grafica rivisitata e corretta della versione PC con l'intuitività dei controlli touch di quelle iOS e PlayStation Vita, rappresentando una sorta di summa dell'esperienza del titolo catalano, con in più la possibilità di portare a termine la campagna in cooperativa in multiplayer asimmetrico, sfruttando lo schermo addizionale del GamePad.
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Scourge: Outbreak
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Claudio Camboni
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15/07/2013 |

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45 |
Claudio Camboni
Scourge: Outbreak propone il classico stereotipo dello shooter muscolare di stampo fantascientifico e spaziale, ricco di omoni grossi, cattivi e tatuati che vanno a caccia dei cattivoni tra una parolaccia e l'altra. Lo sviluppatore spagnolo non aveva sicuramente un grande background in questo senso, ed ha fatto il massimo che poteva, ma con scarsi risultati: quello che ne consegue è un titolo mediocre afflitto da ogni sorta di problema e glitch, ma nonostante tutto si vede della passione e qualcosa di carino dietro. Un punto di partenza, sicuramente.
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Blitz Brigade
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Tommaso Pugliese
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14/05/2013 |

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70 |
Tommaso Pugliese
Con Blitz Brigade Gameloft gioca la carta dello sparatutto mobile in multiplayer e arriva quasi a centrare il clamoroso bersaglio. Diciamo "quasi" perché il gioco si presenta ancora come una sorta di "cantiere aperto", dopo il rapido dietrofront sulla discutibile scelta dei gettoni e la risoluzione di problematiche più o meno gravi che affliggevano il matchmaking e la qualità del comparto online in generale. Quello che ci viene offerto oggi è dunque un prodotto molto bello da vedere, dotato di un sistema di controllo touch non perfetto ma sicuramente efficace, foriero di un'azione sinceramente divertente laddove tutto funziona alla perfezione. Il problema è appunto quando ciò non si verifica, il che succede ancora troppo spesso e rimanda dunque il discorso ai prossimi aggiornamenti, che si spera porteranno con sé anche qualche nuova mappa e modalità.
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Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Fate
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Andrea Palmisano
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06/03/2013 |

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68 |
Andrea Palmisano
Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Fate è purtroppo un gioco discreto e nulla più. Una valutazione che certamente non è condizionata dai paragoni coi precedenti capitoli bidimensionali della serie diretti da Igarashi; siamo noi stessi convinti, pur amando molto gli episodi classici, che il franchise Konami dovesse necessariamente cambiare e trasformarsi in qualcosa di diverso, anche su portatili. Il lavoro di MercurySteam è però afflitto da numerose problematiche, è benché sia evidente l'impegno e la passione nella realizzazione, è perennemente assente il senso di qualità e l'attenzione per il dettaglio che contraddistingue i grandi giochi da quelli divertenti e nulla più. Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Fate è un titolo che scorre via senza picchi e acuti, che si gioca con piacere ma che non lascia praticamente nulla una volta completato. Peccato.
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Ecolibrium
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Christian Colli
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02/10/2012 |

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80 |
Christian Colli
Ecolibrium è un titolo così ingegnoso e curato che si sarebbe meritato una release vera e propria. Non è un titolo di serie B, ma un manageriale intrigante e profondo per il quale i fan del genere avrebbero sborsato probabilmente un po' di euro: pensate che è possibile perfino creare delle aste virtuali con le creature trovate nel proprio ecosistema, magari assenti in altri. È raro imbattersi in un prodotto gratuito di questo tipo, ma bisogna ammettere che le restrizioni imposte dal limite di tempo, la costante complessità gestionale e la sua natura profondamente di nicchia non lo rendono un gioco adatto a tutti. Non dargli un'occasione, comunque, sarebbe un vero delitto.
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Supermagical
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Fabio Palmisano
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05/09/2012 |

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86 |
Fabio Palmisano
Supermagical non passerà certamente alla storia come il puzzle game più originale mai visto su iOS, visto che alle basi si tratta dell'ennesima rivisitazione dei concetti espressi da Puzzle Bubble: si tratta tuttavia di un prodotto con una precisa identità, che fa sue le meccaniche del classico Taito personalizzandole con intelligenza ed aggiungendoci un gradevolissimo contorno ricco di sfumature RPG. Tecnicamente delizioso, Supermagical vanta inoltre una buona quantità di contenuti che verrà ulteriormente rafforzata da una futura componente multiplayer disponibile tramite aggiornamento.
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Nihilumbra
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Vincenzo Lettera
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08/08/2012 |

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70 |
Vincenzo Lettera
Nihilumbra va a collocarsi in quella sconfinata pila di produzioni mobile caratterizzate da un'enorme potenziale e idee interessanti che però sono in parte rovinate da tutta una serie di disattenzioni e ingenuità. In questo caso, il gioco di BeautiFun Games pecca per una curva di difficoltà malamente bilanciata, momenti di gioco altalenanti e una varietà visiva dei livelli che fa a cazzotti con le ottime animazioni dei nemici. Ciò che resta è un platform dalle meccaniche assai interessanti, dall'affascinante atmosfera e da un livello di difficoltà che, quando non annoia, riesce a dare al giocatore pane per i propri denti.
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Deadlight
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Antonio Jodice
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30/07/2012 |

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85 |
Antonio Jodice
Deadlight è un buon titolo, con un bel protagonista, confezionato con una cura al di sopra della media, sia per pulizia delle meccaniche che per la realizzazione degli ambienti e del mondo di gioco. Non è lunghissimo e, visto che viene venduto a 1200MP, offre il fianco alla sensazione che le meccaniche e le idee implementate avrebbero potuto essere sfruttate più a fondo, spingendo il giocatore verso morti più frequenti anche grazie a sequenze di gameplay più impegnative. Nel complesso resta un titolo consigliato, soprattutto in questa torrida estate, ed è un buon inizio per i Tequila Works, che speriamo prendano questo spunto per portare avanti una storia che finisce un po' troppo in fretta, lasciando, come certi serial a cui si richiama, qualche porta aperta di troppo.
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New York Crimes
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Valerio De Vittorio
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16/04/2012 |

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75 |
Valerio De Vittorio
New York Crimes è un'avventura grafica dotata di una trama intrigante e ben scritta, nonostante i difetti citati, mentre il gameplay riesce ad intrattenere perdendo un po' di mordente nella seconda metà. Il livello di difficoltà comunque tarato verso il basso e soprattutto la risicata longevità abbassano la valutazione, rovinando in parte il buon lavoro svolto sotto altri punti di vista, tra cui citiamo l'eccellente comparto estetico, dotato di uno stile accattivante esaltato dal buon motore grafico. Consigliamo agli avventurieri di dargli una possibilità, visti gli indubbi pregi: per quante poche, le ore di divertimento offerte rimangono di qualità.
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Reality Fighters
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Christian Colli
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24/02/2012 |

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40 |
Christian Colli
Le banali modalità di gioco, la bassa intelligenza artificiale della CPU e lo scarso numero di combo e mosse speciali rendono Reality Fighters un picchiaduro per principianti, indirizzato più a chi vuole giocherellare con la realtà aumentata e la fotocamera che agli amanti del genere. E se la personalizzazione del lottatore è un processo in fondo divertente e ricco di possibilità, metà del già poco fascino del gioco va in fumo quando ci si rende conto che la realtà aumentata non funziona poi così bene. A conti fatti Reality Fighters è il tipico titoletto da lancio dagli scopi promozionali, godibile forse soltanto dai giocatori più casual che vogliono farsi quattro risate in compagnia.
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UnEpic
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Tommaso Pugliese
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14/02/2012 |

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70 |
Tommaso Pugliese
UnEpic miscela diversi elementi in modo interessante: una storia poco originale ma ben scritta e piena zeppa di simpatiche citazioni; una struttura action platform d'altri tempi, all'insegna del back tracking e del respawn; e una componente RPG molto lontana dal generale "ammorbidimento" che questo filone ha subito nel corso degli anni. Come detto si tratta di un'opera enorme, considerando che è stata sviluppata da un'unica persona; che omaggia in modo palese l'epoca degli 8 bit e rinuncia, volutamente, a semplificazioni che pure avrebbero reso l'esperienza più accessibile, specie durante le prime ore. Il risultato finale è un gioco che difficilmente si presta a interpretazioni: si ama o si odia, senza vie di mezzo. La cosa buona è che potete provarlo in tutta tranquillità, per capire se si tratta di vero amore (e quindi procedere all'acquisto) o di una grossa delusione.
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Hollywood Monsters 2
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Rosario Salatiello
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18/07/2011 |

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75 |
Rosario Salatiello
Frutto della grande esperienza maturata da Pendulo Studios all'interno del genere delle avventure grafiche, Hollywood Monsters 2 centra il proprio obiettivo, offrendo un'esperienza in grado di appagare tutti i giocatori intenzionati a cimentarsi con esso. Il carisma dei personaggi, insieme a una trama non eccezionale ma interessante, contribuisce a tenerci incollati allo schermo per andare avanti nell'avventura, attraversando anche qualche apprezzato momento di comicità. Peccato per il difetto più grande, costituito dalla presenza di alcuni enigmi un po' troppo irrazionali, e per una longevità che non fa gridare al miracolo. Per il resto, però, resta consigliato a tutti gli amanti del genere e a chi dovesse avere voglia di provare un'avventura grafica ogni tanto, ormai merce rara all'interno del mercato videoludico.
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Asphalt 6: Adrenaline
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Vincenzo Lettera
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05/05/2011 |

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79 |
Vincenzo Lettera
Sono davvero pochi i motivi per cui criticare Asphalt 6: Adrenaline, dal momento che si tratta sicuramente del miglior capitolo della serie. Pur essendo compatibile con gli iPhone e iPod Touch di vecchia generazione, il gioco trae tutto il meglio dall'hardware di iPhone 4, offrendo un'esperienza visivamente notevole e, soprattutto, forte di un framerate che sui dispositivi recenti è più costante che nei precedenti episodi. Gli sponsor sono decisamente più azzeccati e coerenti delle formose ragazze di Asphalt 5, mentre la carriera in single-player permette per ore e ore di apprezzare le forti licenze del gioco. Tuttavia di grosse novità non ce ne sono, e con concorrenti sempre più agguerriti e nomi più altisonanti pronti a conquistare l'App Store, la serie Gameloft comincia a sentire l'esigenza di rinnovarsi e offrire qualcosa che vada ben oltre l'aggiunta di un Nos più potente.
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Dive: The Medes Islands Secret
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Giorgio Melani
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27/08/2010 |

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70 |
Giorgio Melani
Il discorso è il solito, per quanto riguarda WiiWare: aspettative e giudizio devono sempre essere inquadrati nel contesto di un gioco dalla produzione limitata in termini di budget e venduto a 1000 Wii Points. Alla luce di questo, Dive: The Medes Islands Secret rappresenta un buon passatempo soprattutto in virtù della particolare atmosfera sottomarina che lo caratterizza, ben confezionata grazie ad un comparto grafico di tutto rispetto, sebbene non goda di una struttura ludica più di tanto profonda. Buona anche l'idea di inserire gli elementi da "metroidvania" per aumentare lo spessore dell'esplorazione ed allungare la longevità, sebbene il gameplay rimanga comunque piuttosto semplicistico. Un piacevole prodotto per evadere qualche ora nelle profondità marine, seppure non propriamente memorabile.
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Runaway: A Twist of Fate
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Rosario Salatiello
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07/04/2010 |

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82 |
Rosario Salatiello
Runaway 3 conclude degnamente la trilogia dedicata a una delle avventure grafiche più amate degli ultimi tempi, riprendendosi dall'esperienza di un secondo capitolo che in definitiva rimane quello più sottotono dei tre. Le scelte operate dai chicos di Péndulo Studios si dimostrano prevalentemente indovinate, riuscendo allo stesso tempo a mettere al passo coi tempi una serie nata nel 2001 e a lasciarne intatto il fascino da avventura grafica vecchio stile. Non si scoraggi chi non ha avuto modo di provare i primi due Runaway, visto che la trama è stata studiata per essere vissuta anche come singola storia, anche se per apprezzare tutto aver giocato i capitoli precedenti è d'obbligo. Concludendo, Runaway 3 è un ottimo investimento per chi è ancora alla ricerca di un'avventura grafica di quelle tanto amate, in un genere purtroppo non più popolato come una volta.
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NyxQuest: Kindred Spirits
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Giorgio Melani
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13/01/2010 |

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80 |
Giorgio Melani
Quando si tratta di prodotti WiiWare bisogna sempre tenere presente il prezzo relativamente basso a cui questi vengono proposti al pubblico, e giudicare anche in conseguenza a questo. Quando ci troviamo di fronte ad un gioco ben fatto in ogni sua componente, come questo NyxQuest, i dubbi sono pochi: 1000 Wii Points sono certamente ben spesi per un titolo del genere. La semplicità sia degli enigmi che della struttura platform non lo rendono propriamente una sfida memorabile, ma la pulizia del level design, l'ottimo funzionamento dei controlli e la qualità della realizzazione tecnica lo ascrivono senza dubbio tra le perle di WiiWare.
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The Abbey
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Andrea Rubbini
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26/11/2009 |

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73 |
Andrea Rubbini
The Abbey si fa amare immediatamente per lo stile da cartoon disneyano, che sorprende se accostato a una trama dove scorre del sangue. La storia invece non può certo stupire, pescando a piene mani dal romanzo di Eco e da una tradizione in materia di monaci e di esoterismo che non è nuova, ma la solidità con cui si sviluppa e gli ambigui personaggi dell'abbazia sono sufficienti a mantenere salda la presa sul giocatore. Gli enigmi sono verosimili ma poco fantasiosi e siamo costretti a tornare molte volte negli stessi luoghi. Al contrario i temi trattati, e soprattutto il modo in cui se ne parla, sono un grosso punto a favore di quest'avventura. Leonardo è un personaggio di grande spessore, che si definisce bene in contrapposizione a quell'inconcludente del suo novizio, Bruno. Se solo il doppiaggio fosse stato fatto contestualmente al gioco, si sarebbero evitati scivoloni interpretativi inaccettabili. In definitiva, rimane comunque una bella prova di Crimson Cow, che ci auguriamo continui su questa strada.
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Wanted: Weapons of Fate
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Alessandro Yo
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02/04/2009 |

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64 |
Alessandro Yo
Wanted si presenta orgogliosamente, e si conferma, come agitante, scontato, blando. Senza misure intermedie, potenzialmente divertente e potenzialmente tedioso a seconda dei gusti di chi lo completa: uno strumento di intrattenimento che chiede di ricevere quanto più possibile da voi ma senza restituire molto in cambio. Basta quindi prenderlo per ciò che vuole assolutamente essere, ma anche nella consapevolezza che ci sono alternative che potrebbero attirarvi con le stesse premesse, e rivelarsi più sostanziose. Intanto che ponderate la possibilità di investire il vostro tempo su Wanted o altrove, a seconda di ciò che cercate, potreste provare a capire quali tra i Pro sono stati da noi messi tra i Contro, e viceversa.
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Elite Forces: Unit 77
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Alessandro Bacchetta
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00/00/2009 |

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60 |
Alessandro Bacchetta
Elite Forces, sviluppato e prodotto da società spagnole, non è un lavoro ambizioso: un action game vecchio stile, votato all'immediatezza e al divertimento viscerale. Il sistema di salvataggio, sebbene non possa piacere a tutti, è un amarcord ben contestualizzato; il gioco non riesce però a decollare per colpa di un sistema di controllo poco preciso, per l'assenza di un multiplayer cooperativo e, soprattutto, a causa di una IA scadente.
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