VER |
TÍTULO |
REDACTOR |
PUBLICACIÓN |
PLATAFORMA |
PUNT |
|
Song of Nunu: A League of Legends Story
|
Mario Petillo
|
30/10/2023 |
|
70 |
Mario Petillo
Siamo sicuri che Tequila Works non volesse rivoluzionare il genere dei platform adventure, e pertanto non diremo che Song of Nunu è una missione fallita. L'intenzione era quella di concentrarsi su una storia dai toni diversi e più tenui, lontani da quanto fatto negli altri spin-off di League of Legends. Song of Nunu è insomma un'avventura più intima, molto story driven e con qualche combattimento qui e lì a impreziosire il tutto. Non c'è grande profondità di design, né meccaniche stratificate: tutti i puzzle ambientali sono accessibili, così come i combattimenti, e su questo stile procede l'intera esperienza. Un gioco semplice che a volte però diventa elementare e impreciso. Intrigante per chiunque voglia conoscere qualche dettaglio in più su Nunu e Willump, meno rimarchevole per chiunque cerchi un adventure da ricordare.
Leer análisis
|
|
Lords of the Fallen
|
Riccardo Cantù
|
20/10/2023 |
|
75 |
Riccardo Cantù
In definitiva, questa nuova incarnazione di Lords of the Fallen ha saputo convincerci solo in parte. La situazione generale è sensibilmente migliorata dopo l'arrivo delle ultime patch, ma il gioco di HexWorks e CI Games presenta ancora scarsa rifinitura e qualche ingenuità di troppo nel sistema di combattimento, da sempre fiore all'occhiello per qualunque soulslike degno di questo nome. Il rovescio della medaglia è un gameplay molto più stratificato di quanto ci aspettassimo, nella cornice di un mondo dalle tinte dark piacevole da esplorare sebbene non proprio originalissimo, reso ancor più intrigante da alcune trovate di game design legate all'uso della mistica Lanterna Umbral. Lords of the Fallen è dunque una gemma grezza, un mix di idee potenzialmente interessanti che però fatica ad esprimere il suo pieno potenziale. Allo stato attuale, è indicato soprattutto per un pubblico di irriducibili, affamati di soulslike e che hanno già portato a termine le molteplici proposte presenti sul mercato. Per tutti gli altri esistono diverse opzioni migliori, sia nel campo dei Tripla A che nel panorama indipendente.
Leer análisis
|
|
Blasphemous 2
|
Riccardo Cantù
|
18/08/2023 |
|
80 |
Riccardo Cantù
Blasphemous 2 si presenta ai giocatori come un sensibile passo avanti sotto quasi tutti gli aspetti già apprezzati nel capitolo originale. Non è un sequel che reinventa le meccaniche della saga ma è più il frutto della precisa volontà del team di donare ai fan un’esperienza metroidvania di livello.
Leer análisis
|
|
After Us
|
Riccardo Cantù
|
23/05/2023 |
|
78 |
Riccardo Cantù
In definitiva, il nuovo gioco di Piccolo Studio, dopo l'ottimo Arise: A Simple Story, è un altro gioiellino che potrebbe fare la gioia degli estimatori delle avventure a piattaforme, specie se sensibili all'appassionato messaggio ambientalista che il titolo tenta di veicolare per le circa 6/7 ore necessarie al suo completamento. Per quanto generalmente solido, il gameplay mostra il fianco ad alcune criticità, in particolar modo nelle fasi di combattimento, ma la direzione artistica mozzafiato rappresenta da sola un motivo sufficiente per lanciarsi in quest'epopea dal sapore agrodolce.
Leer análisis
|
|
Hunt the Night
|
|
11/05/2023 |
|
80 |
Al netto di alcune imperfezioni, Hunt the Night è un prodotto che riesce ad intrattenere per la sua intera durata e oltre, vista la presenza di modalità extra che offrono pane per i denti degli appassionati di soulslike e affini. Il combat system semplice e veloce, gli enigmi ben studiati e la bontà delle boss fight rendono l’opera firmata Moonlight Games un appuntamento da non perdere per i fan del genere, sia su Nintendo Switch che su PC.
Leer análisis
|
|
Blind Fate: Edo no Yami
|
Andrea Sorichetti
|
15/09/2022 |
|
55 |
Andrea Sorichetti
Blind Fate: Edo no Yami nasce da un concept intrigante che rielabora mitologia e folklore del Giappone feudale per trasportarli in un futuro distopico e popolato da macchine assetate di sangue. Il suo protagonista non vedente è una trovata veramente notevole, soprattutto una volta inserito in un contesto del genere. Detto questo, in ambito di game design ci sono troppi problemi sovrapposti uno all'altro, a partire dai controlli macchinosi e il percepibile input lag, fino a un'imperfetta gestione dei checkpoint e all'assenza di spiegazioni sul funzionamento stesso di meccaniche fondamentali. È veramente un peccato, perché la direzione artistica è certamente valida al pari della colonna sonora.
Leer análisis
|
|
Red Matter 2
|
Francesco Santin
|
18/08/2022 |
|
90 |
Francesco Santin
Red Matter 2 è il sequel perfetto del primo capitolo da un punto di vista sia narrativo, sia tecnico. Le prestazioni su Oculus Quest 2 sono eccellenti e il comparto grafico è sensazionale, tanto da rendere questo titolo migliore di molti progetti PCVR con maggiori risorse hardware a disposizione. La storia procede con molte più sorprese rispetto a quella del predecessore e si dipana in scenari differenti, presentando al meglio alcune nuove meccaniche. Nonostante si sia rivelato problematico in specifiche fasi di shooting, il gameplay nel suo insieme è ricco e offre diverse ore di divertimento e meraviglia sia ai novizi del VR che ai veterani. Se avete giocato al capostipite della serie, sappiate che questo sequel potrebbe stupirvi, grazie a un universo distopico sci-fi a tratti sorprendente.
Leer análisis
|
|
Alfred Hitchcock - Vertigo
|
Andrea Sorichetti
|
26/12/2021 |
|
50 |
Andrea Sorichetti
Alfred Hitchcock - Vertigo è un titolo sicuramente ambizioso, che però cade vittima delle sue stesse intenzioni. Tradurre in videogioco il linguaggio cinematografico di un regista seminale come Hitchcock è un intento complicato, e il modo con cui Pendulo Studio l'ha rincorso sottolinea un'evidente confusione sulla natura stessa dell'adattamento. Vertigo è tutta forma e poco contenuto, e si qualifica come un'avventura narrativa a la TellTale con veramente poco da dire, soprattutto a causa della piattezza del suo racconto. Un gran peccato, purtroppo.
Leer análisis
|
|
Aeterna Noctis
|
Andrea Sorichetti
|
13/12/2021 |
|
63 |
Andrea Sorichetti
Aeterna Noctis è un prodotto tutto sommato godibile, ma che spreca le potenzialità nell'inutile tentativo di rincorrere troppo da vicino Hollow Knight. La buona direzione artistica, l'ottimo combat system e le boss fight ben congeniate finiscono per venire soffocate da una progressione lineare e tediosa, vittima a sua volta della smania di voler riempire il gioco di contenuto anche quando non ne si avverte alcun bisogno. Un gran peccato, perché se il team fosse riuscito a snellire efficacemente la proposta e bilanciare meglio le sue componenti, avremmo avuto per le mani un titolo ben più appagante.
Leer análisis
|
|
Metroid Dread
|
Marco Mottura
|
06/10/2021 |
|
78 |
Marco Mottura
Metroid Dread è un’esperienza a tratti profondamente godibile eppure al tempo stesso imperfetta. A MercurySteam non è certo mancato il coraggio di rischiare, proponendo nuove trovate, un eccezionale dinamismo e sorprendenti venature horror: elementi che vanno a inserirsi in maniera coerente all’interno di una formula vincente, rodata nel corso degli ultimi trentacinque anni. Alcune sbavature di troppo - frutto probabilmente di una produzione non all’altezza dei pesi massimi Nintendo - finiscono tuttavia col far perdere colpi all’insieme: con qualche idea extra, meno ripetitività e un po’ più di carattere in termini artistici il risultato avrebbe potuto essere diverso e ancora più rotondo. Resta ad ogni modo sempre affascinante ritrovare Samus sui nostri schermi, in un franchise che meriterebbe più di quanto solitamente ottiene (a cominciare dalla Grande N).
Leer análisis
|
|
Narita Boy
|
Marco Mottura
|
02/04/2021 |
|
85 |
Marco Mottura
Narita Boy è un'esperienza tutta da vivere e da gustare, deliziosamente a cavallo tra due mondi (sempre e comunque fatti di pixel, con tanto di bombature simulate del monitor CRT ai lati dello schermo). Un'avventura nel senso più esotico e letterale del termine, capace di suggestionare con il folklore sfuggente di una dimensione lontana eppure così familiare per chi - come me - gli anni '80 li ha vissuti eccome. Peccato per qualche evitabilissima sbavatura a livello ludico, che finisce per creare una certa dissonanza tra un gameplay funzionale e piacevole, ma invero mai stellare, e comparto audiovisivo davvero fuori parametro. Per 24.99€ (oppure a costo zero se si è abbonati al servizio Game Pass su Xbox), vale decisamente la pena di lasciarsi inebriare dall'enigmatico potere della Trichroma.
Leer análisis
|
|
Everhood
|
Gabriele Carollo
|
01/04/2021 |
|
78 |
Gabriele Carollo
Everhood deve molto ad Undertale, e sebbene strizzi volutamente l’occhio al lavoro di Toby Fox, tenta al contempo di prenderne le distanze sul fronte creativo. Un tentativo che non riesce del tutto, specialmente sul lato della scrittura e dei personaggi presenti, non sempre memorabili. Al contrario, l’idea di reinventare il sistema di combattimento sfruttando delle meccaniche da simil rhythm game è vincente, e ogni giocatore potrà trovare un livello di sfida soddisfacente per le proprie abilità senza pagare alcun dazio narrativo. Anche sul fronte delle sonorità, secondo chi vi scrive, manca la scintilla in grado di far entrare un motivetto nella testa, ma sarà la curiosità di scoprire i segreti degli immortali a tenere banco per tutta la partita (e anche oltre). In conclusione, consigliamo Everhood a tutti i fan di Toby Fox che sono in attesa che il progetto Deltarune venga finalmente concluso.
Leer análisis
|
|
Evil Inside
|
Michele Verardi
|
25/03/2021 |
|
45 |
Michele Verardi
C’è poco da pretendere dal lavoro svolto da Jandusoft. La cancellazione di Silent Hills e la sparizione di P.T. sono due eventi epocali che rimarranno nella storia dei videogiochi. Evil Inside, per quanto sia una produzione che si sforzi di ricreare la stessa magia del lavoro di Kojima, non riesce ad aggiungere nulla di nuovo, fallendo come omaggio e anche come seguito spirituale. Un’operazione, purtroppo, da tenere in considerazione solo per avere una chiara dimostrazione di quanto fu irripetibile un’esperienza come quella di P.T.
Leer análisis
|
|
Call of the Sea
|
Marco Mottura
|
14/12/2020 |
|
72 |
Marco Mottura
Call of the Sea è un esperimento interessante ma imperfetto, che denota qualche (legittimo) errore di inesperienza. In generale, la sensazione è quella di un'avventura scritta in maniera gradevole e mediamente godibile da giocare, senza però mai arrivare a quello status di piccola chicca tutta da scoprire che negli scorsi mesi aveva un po' accompagnato l'arrivo del titolo di debutto dei madrileni di Out of the Blue. Un racconto comunque non banale che lascia buone sensazioni per il futuro dello studio spagnolo, da gustare senza troppe pretese verso un finale piuttosto ispirato.
Leer análisis
|
|
WWE 2K Battlegrounds
|
|
26/09/2020 |
|
63 |
WWE 2K Battlegrounds non è un gioco brutto ma crediamo che il suo vero potenziale non sia stato minimamente sfruttato: il gameplay è divertente ma i moveset legati alle classi ne minano certamente la varietà sul medio/lungo periodo. Pur non essendo ampio come quelli della serie tradizionale, il roster è pieno di leggende e combattenti d’eccezione, che però in larga parte vanno comprati coi Bucks e non costano poco. Il sistema di doppia valuta è a nostro parere sbilanciato, giacché i giocatori che (giustamente) non vogliono ricorrere alle microtransazioni devono spendere diverse ore per sbloccare i contenuti più interessanti. La Campagna e Sfida Battleground non ci hanno convinto e se a ciò aggiungiamo la mancanza di alcune stipulazioni importanti, soprattutto vista la buona “riedizione” di Steel Cage, è impossibile non pensare a ciò che il titolo di Saber Interactive avrebbe potuto essere con una serie di accorgimenti in più.
Leer análisis
|
|
Arise: A Simple Story
|
Francesco Delrio
|
02/12/2019 |
|
85 |
Francesco Delrio
Arise: A Simple Story è un’avventura delicata e toccante. Breve ma intensa, può essere la storia di chiunque. Un’altalena di emozioni confezionata con amore, che vuole celebrare la vita con tutte le sue imperfezioni. La squisita direzione artistica e la colonna sonora rendono il viaggio tra i più magici di quest'anno. Un piccolo gioiello, che nonostante qualche imperfezione, brilla di una luce sfolgorante.
Leer análisis
|
|
GYLT
|
Francesco Fossetti
|
19/11/2019 |
|
60 |
Francesco Fossetti
Gylt è il gioco più inconsistente fra quelli finora sviluppati dal team spagnolo Tequila Works. L'opera cerca di far coesistere le atmosfere macabre e distorte dell'estetica burtoniana con un messaggio etico legato al bullismo, ma entrambi questi aspetti sono gestiti malamente e con poca efficacia. Da una parte abbiamo un immaginario cupo e opprimente, ma senza nessun elemento distintivo che possa renderlo memorabile, dall'altra una storia banale e prevedibile, raccontata con strumenti poco affilati e senza una chiusa forte e decisa. Ludicamente parlando, Gylt aderisce in maniera molto fedele ai canoni del genere di appartenenza, senza inventarsi niente. Il titolo avrebbe potuto far meglio se avesse puntato più convintamente sullo stealth, che invece viene messo da parte dopo la prima ora di gioco. Ne esce fuori un'esperienza sempre regolare, se non per qualche enigma ben concepito e un buon numero di segreti da scoprire. Gylt non è un prodotto completamente da buttare, ma per dare carattere alla sua piattaforma Stadia ha bisogno di ben altre esclusive.
Leer análisis
|
|
Blacksad: Under the Skin
|
Tommaso Montagnoli 'Todd'
|
12/11/2019 |
|
60 |
Tommaso Montagnoli 'Todd'
Dopo aver amato alla follia la serie a fumetti di Blacksad, speravamo moltissimo in questo nuovo spinoff digitale, ma purtroppo non possiamo nascondere di essere rimasti un po' delusi. L'avventura grafica realizzata da Pendulo Studios in collaborazione con Microids ha sicuramente sofferto per via di una produzione travagliata, nonché di un budget probabilmente modesto, e così la resa del titolo ne esce alquanto penalizzata. Il ritmo della narrazione è troppo lento, e in più c'è una valanga di bug, glitch e problemi di natura tecnica che contribuisce a minare l'esperienza. La grafica sembra poi piuttosto datata, poco rifinita, e soltanto la direzione artistica e il character design dell'opera originale riescono a salvare (ma solo in parte) la baracca. Insomma, un grande peccato ed anche un grande spreco, per quella che a tutti gli effetti era una licenza importante e dotata di notevole carisma. Con grande amarezza, quindi, lo consigliamo soltanto a chi (come noi) ha amato alla follia l'universo noir di Canales y Guarnido: a chi proprio non riesce a star lontano da quel mondo animale che non è poi tanto diverso dal nostro.
Leer análisis
|
|
Blasphemous
|
Tommaso Montagnoli 'Todd'
|
09/09/2019 |
|
70 |
Tommaso Montagnoli 'Todd'
Dopo l’esordio interessante di The Last Door avvenuto nel 2013, il team spagnolo di The Game Kitchen ritorna alla carica con un nuovo titolo iscritto all’albo dei Metroidvania. Blasphemous colpisce in primis per la sua ambientazione ispirata e originale, per l’uso intelligente dell’iconografia Cristiana e per il buon numero di dettagli e segreti che sa regalare ai giocatori più attenti, e ciononostante non riesce a brillare. A fronte di un combat system semplice ma efficace e a un buon utilizzo della componente ruolistica, abbina purtroppo anche una certa ripetitività e un livello di sfida non proprio incisivo, soprattutto nella parte iniziale della campagna. Gli ingredienti ci sono tutti, ma in poche parole vengono a mancare quelle situazioni ricercate che potrebbero rendere il titolo memorabile, e così Blasphemous risulta a tratti grezzo, poco rifinito, e ciò vale anche per la confezione tecnica; stilisticamente interessante, certo, ma che non riesce a persistere sul fronte della qualità, finendo per oscillare fra il notevole e il modesto. Si tratta di un titolo che detiene comunque un certo valore, e nonostante le sue pecche, nelle (almeno) quindici ore che compongono la campagna, è in grado di regalare un’esperienza interessante, soprattutto a chi avrà la pazienza di esplorare con cura il mondo di gioco, alla ricerca dei numerosi segreti che giacciono nelle sue oscure profondità...
Leer análisis
|
|
Very Little Nightmares
|
Gabriele Carollo
|
07/06/2019 |
|
50 |
Gabriele Carollo
Very Little Nightmares mette in scena un’opera alquanto gradevole sul piano delle atmosfere. Tuttavia, questo capitolo per sistemi mobile rinuncia ad alcune virtù della formula originale, ma non riesce a presentare una degna ricetta sostitutiva. Gli enigmi sono piuttosto semplici, alcune soluzioni di game design sono eccessivamente ripetitive e il tutto non è esente da sbavature concettuali e tecniche. In poche parole, un “piccolo” peccato.
Leer análisis
|
|
GRIS
|
Giuseppe Arace
|
13/12/2018 |
|
85 |
Giuseppe Arace
Metafora dell'accettazione di sé e del superamento della perdita, Gris scorre al contempo con leggerezza ed intensità: un'avventura dove il gameplay fa da contorno ad un art design ammaliante, espressivo e potente, affiancato da una colonna sonora di rara bellezza, capace di dar voce alle emozioni di una ragazza che cerca disperatamente di ricostruire quel che resta della sua anima. L'esordio di Nomada Studio è dunque un piccolo prodigio sinestetico che, a fronte di un simbolismo in parte bulimico e non sempre pienamente comunicativo, vi lascerà spesso senza parole. Proprio come la giovane Gris.
Leer análisis
|
|
Asphalt 9: Legends
|
Mario Marino
|
08/08/2018 |
|
85 |
Mario Marino
Asphalt 9: Legends arriva su iOS e Android come nuovo capitolo della serie che, più di ogni altra, ha trovato nel gaming su cellulare la propria dimensione ideale. Così come i capitoli precedenti, anche questo Legends non rivoluziona la struttura da racing arcade chiaramente ispirata a Need for Speed e Burnout, ma porta con sé alcune interessanti novità, una su tutte il nuovo sistema di controllo. Rinominato Touchdrive, questo sistema di controllo fortemente automaticizzato strizza l’occhio ai giocatori più giovani o comunque meno esperti, allargando così il potenziale bacino di utenza. È possibile tornare in ogni momento a modelli di guida più canonici, scegliendo così il sistema di input che si preferisce per poter affrontare le centinaia di microeventi che formano l’offerta ludica completamente gratuita di Asphalt 9. Sono presenti, anche in questa produzione Gameloft, le microtransazioni, ma non ci sono sembrate così invadenti, soprattutto nel caso in cui si decida di intraprendere la carriera di pilota senza la smania di diventare il numero uno al mondo. Asphalt 9: Legends è un buonissimo gioco che richiede soltanto lo spazio necessario all’interno della memoria dei vostri cellulari, dove andrà ad occupare ben un giga e mezzo. Con il suo motore grafico da applausi e un gameplay immediato e divertente, non vediamo veramente nessun motivo valido per non offrire a questo nuovo capitolo della fortunata serie l’occasione di essere provato. Attenzione però, potrebbe creare dipendenza.
Leer análisis
|
|
The Red Strings Club
|
Tommaso Montagnoli 'Todd'
|
22/01/2018 |
|
87 |
Tommaso Montagnoli 'Todd'
Immaginate uno di quei piccoli volumetti introvabili della collezione Urania, scovato per caso in una soffitta o in una vecchia libreria di provincia. All'interno avete trovato Philip K. Dick, Asimov, e poi, solo in fondo, un breve racconto stravagante, di un autore praticamente sconosciuto. Lo avete letto per caso, ma ancora lo ricordate dopo vent'anni. Ecco, quello è The Red Strings Club: un punta e clicca fra i migliori che abbiamo mai avuto il piacere di giocare, confezionato con cura ed ispiratissimo sotto ogni punto di vista. Gli spagnoli di Deconstructeam ci hanno messo davvero il cuore, e si vede: pixel art suggestiva, musiche eccezionali ed una storia profonda e potente, capace di rimanere impressa nella memoria di ogni appassionato del Cyberpunk (e non solo). Se dunque amate il genere e se apprezzate le avventure grafiche allora non potete assolutamente perdervi questo piccolo gioiello targato Devolver Digital, ma fate attenzione: al momento non è presente la traduzione in lingua Italiana, e il livello d'Inglese richiesto per godere appieno dei testi è abbastanza alto.
Leer análisis
|
|
The Count Lucanor
|
Alessandro Caberlotto
|
28/10/2017 |
|
82 |
Alessandro Caberlotto
The Count Lucanor è un gioco affascinante e divertente, che costruisce con semplicità e precisione un impianto narrativo davvero solido, anche e soprattutto attraverso l'interazione con gli strani personaggi che popolano il castello. Unendo le meccaniche esplorative e puzzle solving di The Legend of Zelda e gli elementi horror/survival di Silent Hill, il titolo ci regala un'esperienza che vale davvero la pena provare, anche per chi generalmente non apprezza la pixel art. Unica nota leggermente stonata è il prezzo (circa 15 euro) in rapporto all'effettiva longevità, che si attesta attorno alle sei ore volendo ottenere tutti i finali. Ciò detto, Baroque Decay confeziona un ottimo prodotto che costituisce una valida aggiunta alla già corposa offerta dello store online targato Nintendo.
Leer análisis
|
|
Metroid: Samus Returns
|
Marco Mottura
|
12/09/2017 |
|
87 |
Marco Mottura
Metroid: Samus Returns è molto più di un valido remake di un classico del passato (peraltro non popolarissimo e dunque verosimilmente nuovo di zecca per una larga fetta di pubblico). Metroid: Samus Returns rappresenta, sotto diversi punti di vista, un momento di capitale importanza per la saga, in quanto vera e propria occasione di rinascita per la cacciatrice di taglie più amata dell'universo: una rinascita che ha il sapore di una mezza resurrezione, dopo un periodo buio e difficile ingiustamente in bilico fra mediocrità e oblio. Con classe, rispetto e intelligenza - ma non senza qualche piccola sbavatura - gli Spagnoli di MercurySteam si sono dimostrati in grado non soltanto di aggiornare secondo il gusto moderno un videogame del 1992, ma anche e soprattutto di riportare sugli schermi del 3DS l'icona di una Nintendo che mancava da tanto, troppo tempo. Restituendo a Samus Aran la dimensione che davvero le spetta, ovvero quella di volare lassù, nel cosmo che è proprio solo dei grandissimi. Forse pure per meriti non del tutto suoi (il desiderio di un Metroid del genere ci ha di certo messo lo zampino, dopo anni di digiuno cullati nel sogno del fantomatico Metroid Dread...), ma Samus Returns mi ha divertito, entusiasmato e mi ha ricordato quanto mi mancasse una delle mie saghe preferite di sempre.
Leer análisis
|
|
RiME
|
Francesco Delrio
|
25/05/2017 |
|
80 |
Francesco Delrio
RiME è un viaggio unico, fatto di esplorazione, riflessione, contemplazione. Negazione, rabbia, depressione, accettazione: sono i pilastri tematici portanti di un’avventura breve ma intensa, che attraversa l’elaborazione di uno dei sentimenti più primitivi e condivisi dall’uomo. Per le sei ore dell'avventura principale (che potete estendere fino ad una decina se vi dedicherete -magari durante una seconda partita- alla ricerca di tutti i collezionabili), il gioco ci accompagna lungo un percorso inaspettato, nascosto inizialmente dietro i candidi colori e l’apparente ingenuità dell'incipit. La "sorpresa" di un tema tanto toccante potrebbe addirittura rivelarsi un’arma a doppio taglio per chi lo avvicina con l’idea di giocare un adventure spensierato: al di là degli enigmi riusciti e intriganti, RiME è più maturo e profondo di quanto possa sembrare. Il suo sviluppo travagliato scopre il fianco a trascurabili sbavature tecniche, che si manifestano con sporadici rallentamenti nelle fasi più concitate: ma niente che possa davvero inficiare la resa finale di questo piccolo gioiello.
Leer análisis
|
|
The Sexy Brutale
|
Daniele D'Orefice
|
13/04/2017 |
|
88 |
Daniele D'Orefice
The Sexy Brutale. A ben pensarci il nome è perfetto, davvero. Perfetto per raccontare le inquietanti malie che funestano il casinò e i suoi invitati, ideale per restituire un’immagine di bellezza, il fascino dell’atroce e del misterioso, in un posto dove ogni sfavillio nasconde un’ombra di follia. Come in una roulette impazzita, il gioco di Cavalier Games continua a girare, non si ferma mai, si ripete, ancora ed ancora. Fermare l’eterno ballo di morte mascherato è solo compito nostro, eppure quando giungeremo al culmine dell’avventura, consapevoli di cosa muova questo teatrino di disgrazia e sofferenza, la scelta non sarà poi così scontata. Perché frenare il vorticare convulso di un frammento di tempo senza fine se lo si può vivere per sempre, affascinati ogni volta come se fosse la prima? Tanto meglio far ripartire il nostro orologio più e più volte, giocare, giocare ed ancora giocare, in un loop temporale inesauribile, ingabbiati in una realtà brutale e malvagia, vero, ma dannatamente ammaliante.
Leer análisis
|
|
Rise & Shine
|
Giovanni Calgaro
|
12/01/2017 |
|
75 |
Giovanni Calgaro
Rise & Shine, per certi versi, ci ha ricordato quella pietra miliare che va sotto il nome di Metal Slug. E, per un momento, il nostro cuore ha ricominciato a palpitare. Un inferno di esplosioni e nemici pronti a farci la pelle, pattern d'attacco calibrati al millimetro e morte, morte ovunque (anche se purtroppo, cosa piuttosto grave, nella modalità principale non esiste il Game Over). Il titolo degli spagnoli Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team è splendido a vedersi, nonché cattivo e intransigente quanto basta per conquistarci - e metterci alla prova con diversi puzzle ambientali ben congegnati - per le quasi cinque ore spese in compagnia del ragazzo e della sua arma leggendaria. Rise & Shine, però, soffre di una cronica carenza di contenuti che azzoppa il fattore rigiocabilità e non riesce a stuzzicare il giocatore con sfide o altri succosi extra. Una volta portata a termine l'avventura, insomma, non si trova alcun valido motivo per tornare su Gamearth.
Leer análisis
|
|
Ghost 1.0
|
Mauro Ferrante
|
11/07/2016 |
|
77 |
Mauro Ferrante
Francisco torna a dire la sua sui metroidvania, questa volta cercando di svecchiare la formula grazie a degli elementi rogue-like e, perché no, anche souls-like. Il risultato è riuscito ma imperfetto, soprattutto per quanto riguarda il bilanciamento. Sacrificata la parte esplorativa, resta un esponente del genere dall’impronta fortemente shooter, comunque ben congegnato, vario il giusto e pervaso da una sottile ironia di fondo capace di catturare e mantenere viva l’attenzione del giocatore. Se siete fan del genere è assolutamente un obbligo darci un occhiata, non ne rimarrete delusi a patto di non aspettarvi il nuovo Axiom Verge.
Leer análisis
|
|
Looney Tunes: Deportes Galácticos
|
Marcello Paolillo 'Pavo'
|
01/07/2015 |
|
45 |
Marcello Paolillo 'Pavo'
Leer análisis
|
|
FullBlast
|
Dario Bianchi
|
09/06/2015 |
|
58 |
Dario Bianchi
FullBlast si rivela un titolo senza troppe pretese, che si limita a svolgere il compitino e, va detto, non sempre riuscendovi. Una varietà di ambientazioni e nemici scarsa, l'assenza di un ricco arsenale, da sempre punto forte degli "shmup" più idolatrati, e una longevità striminzita restituiscono il quadro di un prodotto che ha potuto ritagliarsi un suo spazio nel mercato mobile, ma che su console casalinga avrebbe dovuto assicurare una profondità e un numero di contenuti decisamente superiori per soddisfare il differente target di pubblico. É anche vero che il titolo viene venduto al prezzo di una pinta di birra; a voi quindi scegliere se soddisfare la vostra sete o dargli una chance.
Leer análisis
|
|
Dead Synchronicity: Tomorrow comes Today
|
Giuseppe Arace
|
29/04/2015 |
|
75 |
Giuseppe Arace
In Dead Synchronicity, l’ago della bilancia, in equilibrio precario tra novità e classicismo, pende soprattutto verso quest’ultimo, ossia verso meccaniche di gameplay troppo basilari, che dispongono sì di qualche guizzo di originalità senza avere però il coraggio di osare fino in fondo. Il titolo d’esordio dei Fictiorama Studios resta un’avventura grafica solida e sostenuta da un buon senso del ritmo, con rompicapo mai eccessivamente complicati e quasi sempre ben contestualizzati, ma col difetto di coinvolgere più sul versante emotivo che su quello intellettuale, facendo maggiormente leva quindi sulla crudezza della storia e meno sulla componente enigmistica. Vista l’attenzione riposta nel comparto narrativo, non possiamo non attendere con curiosità e fiducia il secondo capitolo di questa nuova saga, considerando anche che l’interessante cliffhanger finale lascia presagire sviluppi ancora più oscuri e sinistri.
Leer análisis
|
|
Los Muppets: Aventuras de Pelicula
|
Sergio Pennacchini
|
24/11/2014 |
|
50 |
Sergio Pennacchini
Una licenza come quella dei Muppets doveva e poteva essere sfruttata in maniera nettamente migliore. Il gioco è un semplice platform, fin troppo semplice, per fortuna con alcune eccezioni come certi enigmi e il livello dedicato a Miss Piggy. Ma, per il resto, c’è davvero poco da salvare nel titolo realizzato da Virtual Toys. Anonimo, fin troppo breve: l’unico motivo per tornare a rifare i vari film è raccogliere i collezionabili e sbloccare qualche extra. Davvero troppo poco, ma a deludere più di tutto, considerando che si tratta di un gioco dei Muppet, è la totale mancanza di quell’ironia che, ancora oggi nonostante gli anni passati, è il vero punto di forza di questi mitici personaggi.
Leer análisis
|
|
Super Toy Cars
|
Alessandro Trufolo
|
31/07/2014 |
|
55 |
Alessandro Trufolo
Con un tempismo tutt'altro che consigliabile, Super Toy Cars arriva su Wii U dopo il ciclone Mario Kart 8, paradigma del genere nonché miglior titolo attualmente disponibile per la console Nintendo. Contrariamente da quanto vuole la tradizione, però, in questo scontro tra Davide e Golia videoludici è proprio il più piccolo ad avere la peggio: un track design poco originale ed una fisica ampiamente discutibile emergono infatti come i maggiori difetti di una produzione che si limita ad offrire design e contenuti tali da svolgere il loro compito e nulla più. Alla luce di questo, Super Toy Cars si rivela un'alternativa economica al combat racing Nintendo, adatta solamente ai giocatori più giovani o senza troppe pretese. Questi, con ogni probabilità, riusciranno infatti a trovare nel titolo Eclipse Games materiale sufficiente a divertirli per qualche tempo, almeno fino a che la ripetitività che affligge il gioco in troppi dei suoi aspetti, non si farà innegabile anche per loro.
Leer análisis
|
|
Nihilumbra
|
Alessandro Trufolo
|
30/01/2014 |
|
70 |
Alessandro Trufolo
Dopo l'esordio sulle piattaforme iOS, BeautiFun Games ripropone Nihilumbra anche per mercati più tradizionali, presentandosi con una versione rimasterizzata della formula originale. Dietro la chiara ispirazione ad alcuni dei più grandi classici del platform, si cela un titolo in grado di far intravedere le indubbie capacità artistiche e di design del team di sviluppo che, purtroppo, vanno però a scontrarsi con un gameplay diviso in due, esattamente come le sue modalità di gioco: dopo un primo passaggio, dalla difficoltà poco superiore a quella di un tutorial, è infatti possibile sbloccare la ben più ostica modalità 'Void' che, con i suoi picchi di difficoltà elevatissimi, riuscirà a mettere in crisi (e talvolta frustrare) anche i più esperti giocatori di puzzle/platform. Se, comunque, questo è il tipo di sfida che siete soliti chiedere alla vostra collezione di titoli, inserirvi Nihilumbra non vi causerà alcun rimpianto. Diversamente, la demo disponibile gratuitamente sul sito ufficiale del gioco è un passaggio fortemente consigliato prima dell'acquisto.
Leer análisis
|
|
UnEpic
|
Carlo Cicalese
|
16/07/2013 |
|
80 |
Carlo Cicalese
Tra situazioni surreali ed uno spiccato citazionismo, UnEpic si distingue per il fatto di essere un gioco che non si prende troppo sul serio. Al di là di un comparto tecnico tutto sommato non eccelso, le meccaniche di gioco sono quelle collaudate del genere che ha reso famosi capolavori della storia video ludica come Metroid e Castlevania, arricchite da caratteristiche inedite come la rete di portali interconnessi, che richiama molto Chakan: The Forever Man di SEGA. Le quest non banali disseminate nella mappa di gioco ed il sistema di crescita che stimola la pianificazione anticipata delle abilità da migliorare chiudono il quadro su un titolo seriamente consigliato, in questi mesi di calura estiva.
Leer análisis
|
|
Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Fate
|
Francesco Fossetti
|
08/03/2013 |
|
70 |
Francesco Fossetti
Castlevania Lords of Shadow: Mirror of Fate (questo il lunghissimo titolo completo della produzione Konami) è un discreto action game, lontano però dall'eccellenza del suo predecessore. Il passaggio allo scorrimento bidimensionale avrebbe probabilmente richiesto un lavoro più attento sul combat system, che risulta invece abbastanza basilare e, sulle prime, anche poco ispirato. I guizzi del titolo si avvertono proprio nel momento in cui l'anima action lascia il centro della scena alle sequenze esplorative tipiche di un buon adventure game. Salvo poi ritornare durante i boss fight, con risultati anche discreti. Nonostante un inizio sottotono, grazie alla presenza di tre protagonisti in fondo molto diversi fra loro il titolo riesce a creare un'ottima progressione, inchiodando l'appassionato della saga di fronte ai piccoli schermi del Nintendo 3DS.
Mancano le rifiniture: un sistema ruolistico interessante, un backtracking meglio congegnato, aree del castello maggiormente ispirate dal punto di vista artistico e stilistico. Però in Mirror of Fate c'è una buona varietà, qualche sequenza davvero ostica e, sul finire dell'avventura, anche una discreta quantità di solidissimi momenti action. Il lavoro sulla continuity di Castlevania, molto coraggioso, sfida le convinzioni dei fan e riesce ad espandere l'universo di Lords of Shadow.
Leer análisis
|
|
Deadlight
|
Enrico Spadavecchia
|
21/12/2012 |
|
75 |
Enrico Spadavecchia
Il porting su PC di uno dei più promettenti live arcade di quest’anno si rivela più che valido nonostante la scarsa longevità - rimasta comunque invariata rispetto alla controparte Xbox 360 - e a causa di alcune piccole difficoltà legate al sistema di controllo. Deadlight è un titolo che spicca fra le innumerevoli produzioni a tema zombie, grazie ad una realizzazione grafica di tutto rispetto, nonché al merito di aver riportato in luce un genere, quello dei cinematic platform, che non deve per nessun motivo cadere nel dimenticatoio.
Leer análisis
|
|
Ecolibrium
|
Lorenzo Fazio 'Kobe'
|
14/09/2012 |
|
70 |
Lorenzo Fazio 'Kobe'
Ecolibrium merita sicuramente almeno una chance. Chi mastica gestionali da diverso tempo troverà il gameplay poco profondo e permissivo, ma resta comunque un compromesso accettabile dal momento che si tratta di un titolo gratuitamente scaricabile via PSN. La possibilità di creare un ecosistema perfetto, assurgendo al ruolo di scienziato-divinità, è un espediente sufficientemente intrigante.
Leer análisis
|
|
Deadlight
|
Andrea Vanon
|
30/07/2012 |
|
80 |
Andrea Vanon
Deadlight, attesissimo piatto forte di questa Summer of Arcade, non delude le aspettative. Mescolando meccaniche platform, action e survival in maniera veramente oculata il titolo riesce a conquistare sin dal principio i favori del pubblico. La grande varietà di situazioni fa da contraltare ad una progressione piuttosto lineare e a qualche sezione forse troppo fitta d’enigmi ambientali da risolvere in rapida successione. Il fascino di una struttura ludica tanto “diversa” dallo standard viene dunque corroborato da una ricerca artistica veramente di alto livello, che stupisce continuamente il giocatore con trovate al limite tra il digitale e la carta stampata, realizzate in maniera impeccabile. Per 1200 MS Points un titolo assolutamente da non perdere.
Leer análisis
|
|
Reality Fighters
|
Lorenzo Fazio 'Kobe'
|
18/02/2012 |
|
50 |
Lorenzo Fazio 'Kobe'
L’ironia di fondo che caratterizza Reality Fighters può dirsi l’unico ambito veramente riuscito del prodotto. Il look fuori di testa dei lottatori e un simpatico Mr. Miyagi vi strapperanno diverse e sincere risate.
Purtroppo tutto il resto lascia alquanto a desiderare. Il combat system è poco profondo, il sistema di controllo è impreciso e la realtà aumentata è persino dannosa al gameplay stesso.
Praticamente impossibile consigliarlo spensieratamente a qualcuno, sebbene qualche giocatore più casuale potrà restare affascinato dall’idea di usare il proprio viso per modellare l'avatar e casa propria come arena di centinaia di scontri.
Leer análisis
|
|
Dive: The Medes Islands Secret
|
Fabio Canonico 'Il pazzo'
|
03/08/2010 |
|
75 |
Fabio Canonico 'Il pazzo'
Al loro secondo tentativo su WiiWare, i ragazzi di Cosmonaut Games hanno fatto centro. Dive: The Medes Islands Secret, è un titolo d’esplorazione di tutto rispetto, e gli elementi di derivazione platform ne aumentano in maniera sostanziosa la qualità di produzione, testimoniata anche da una buona cura nella componente audiovisiva. Un titolo senza troppe pretese, che non propone niente di originale ne di particolarmente memorabile, ma capace lo stesso di intrattenere piacevolmente in gustose sessioni di gioco.
Leer análisis
|
|
Zombie Panic in Wonderland
|
Adriano Della Corte
|
19/04/2010 |
|
75 |
Adriano Della Corte
Zombie Panic in Wonderland è uno shooter arcade con dinamiche di gioco semplici, ma non per questo non godibili. Il titolo offre un discreto livello di strategia, necessario per usare con coscienza le munizioni a nostra disposizione e per distruggere con il giusto tempismo gli elementi scenici, così da eliminare più mostri alla volta. Il multiplayer in co-op è una buona alternativa di gioco in compagnia, anche una gestione dei record migliore di quella offerta da Akaoni avrebbe potuto vivacizzare le cose. Ma con una trama originale e ironica, ed un comparto tecnico che non sfigura, per gli amanti degli sparatutto Zombie Panic in Wonderland è una buon titolo, da tenere in considerazione.
Leer análisis
|
|
Runaway: A Twist of Fate
|
Giovanni Biasi
|
02/04/2010 |
|
80 |
Giovanni Biasi
Runaway: A Twist of Fate è una classica avventura grafica. Ci troverete enigmi da risolvere, oggetti da esaminare ed usare al momento giusto, e la solita (importantissima) mole di dialoghi dai quali trarre le informazioni necessarie per andare avanti nel gioco, il tutto accompagnato da un lato tecnico di alto livello, seppur non esente da difetti, e da una “doppia trama” coinvolgente e ben caratterizzata.
Nonostante la curva di difficoltà si attesti costantemente su livelli medio-bassi, il gioco diverte per tutta la sua durata, con situazioni varie e divertenti e col classico humor della serie: tutti fattori che ne fanno un prodotto accessibile a chiunque, che ci sentiamo di consigliare a tutti gli appassionati del genere, sebbene non riesca (e probabilmente non voglia farlo) ad impegnare al massimo chi è cresciuto negli anni Novanta con i complicati enigmi delle immortali avventure Lucas.
Leer análisis
|
|
Planet 51: El videojuego
|
Alessandro Carnevali
|
02/12/2009 |
|
55 |
Alessandro Carnevali
Il fatto che il film sia tutto fuorchè indimenticabile non aiuta sicuramente, perché la qualità del lungometraggio è conditio sine qua non per apprezzare questo tie in, ma Planet 51 è il tipo di gioco che può avvicinare al joypad un bambino a digiuno di videogame, e svolge questo compito in maniera dignitosa e soprattutto educata. E’ semplice, ingenuo, accessibile e a suo modo divertente, specie nel multiplayer locale, ma sconta qualche sbavatura ed una realizzazione a tratti insufficiente e sbrigativa, mancando di pochissimo il 6 pieno. Non è sconsigliato a priori, specialmente sotto Natale, ma se avete figli piccoli e non sentite il bisogno di svezzarli in campo videoludico è meglio regalare loro un buon pallone o un’intramontabile barbie.
Leer análisis
|
|
NyxQuest: Kindred Spirits
|
Fabio Canonico 'Il pazzo'
|
05/07/2009 |
|
80 |
Fabio Canonico 'Il pazzo'
L’idea dei ragazzi di Over the Top Games di utilizzare la mitologia per creare un platform con elementi puzzle, seppur non originalissima, si è rilevata vincente. NyxQuest è un prodotto solido e ben curato, capace di garantire una discreta dose di divertimento a chi voglia spendere i 10€ necessari per il suo acquisto. Non convince del tutto l’inquadramento nel platform a livelli: con simili potenzialità si sarebbe potuto creare qualcosa di più complesso e intricato, o qualcosa di meno complesso ma con un maggior livello di sfida. Purtroppo in questi casi è difficile giudicare la reale intenzione degli sviluppatori, a fronte delle limitate dimensioni dei titoli WiiWare, la cui libreria però s’arricchisce di un altro pezzo pregiato. Ed iniziano ad essere tanti.
Leer análisis
|
|
Wanted: Weapons of Fate
|
Gabriele Caruolo
|
05/04/2009 |
|
65 |
Gabriele Caruolo
Wanted: Weapons of Fate è un buon action game, che associa ad una realizzazione tecnica decente una discreta innovazione nel gameplay classico del genere, introducendo elementi innovativi di spessore. Sfortunatamente alcune scelte discutibili proprio nel gameplay e alcune carenze dal punto di vista tecnico gettano qualche ombra su questo titolo, che la longevità imbarazzante affossa definitivamente. Wanted, con pochi accorgimenti, sarebbe potuto essere un action game molto migliore, che avrebbe appassionato tutti i videogiocatori, invece è solo un buon titolo, ricco di azione, ma con qualche difetto irritante sia nel gameplay e con una longevità cosi bassa da renderlo anche meno duraturo di alcuni prodotti disponibili su PSN o LiveArcade. Wanted: Weapons of Fate è consigliato solamente a tutti gli amanti dell’azione che sono disposti ad investire una buona cifra per appena quattro ore di intrattenimento videoludico. Se invece proprio non sopportate la drastica riduzione di contenuti che ormai caratterizza molte produzioni, smussate pure di un punto il giudizio finale.
Leer análisis
|