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Call of the Sea
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14/12/2020 |

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Call of the Sea è un esperimento interessante ma imperfetto, che denota qualche (legittimo) errore di inesperienza. In generale, la sensazione è quella di un'avventura scritta in maniera gradevole e mediamente godibile da giocare, senza però mai arrivare a quello status di piccola chicca tutta da scoprire che negli scorsi mesi aveva un po' accompagnato l'arrivo del titolo di debutto dei madrileni di Out of the Blue. Un racconto comunque non banale che lascia buone sensazioni per il futuro dello studio spagnolo, da gustare senza troppe pretese verso un finale piuttosto ispirato.
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Arise: A Simple Story
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02/12/2019 |

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Arise: A Simple Story è un’avventura delicata e toccante. Breve ma intensa, può essere la storia di chiunque. Un’altalena di emozioni confezionata con amore, che vuole celebrare la vita con tutte le sue imperfezioni. La squisita direzione artistica e la colonna sonora rendono il viaggio tra i più magici di quest'anno. Un piccolo gioiello, che nonostante qualche imperfezione, brilla di una luce sfolgorante.
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GYLT
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19/11/2019 |

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60
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Gylt è il gioco più inconsistente fra quelli finora sviluppati dal team spagnolo Tequila Works. L'opera cerca di far coesistere le atmosfere macabre e distorte dell'estetica burtoniana con un messaggio etico legato al bullismo, ma entrambi questi aspetti sono gestiti malamente e con poca efficacia. Da una parte abbiamo un immaginario cupo e opprimente, ma senza nessun elemento distintivo che possa renderlo memorabile, dall'altra una storia banale e prevedibile, raccontata con strumenti poco affilati e senza una chiusa forte e decisa. Ludicamente parlando, Gylt aderisce in maniera molto fedele ai canoni del genere di appartenenza, senza inventarsi niente. Il titolo avrebbe potuto far meglio se avesse puntato più convintamente sullo stealth, che invece viene messo da parte dopo la prima ora di gioco. Ne esce fuori un'esperienza sempre regolare, se non per qualche enigma ben concepito e un buon numero di segreti da scoprire. Gylt non è un prodotto completamente da buttare, ma per dare carattere alla sua piattaforma Stadia ha bisogno di ben altre esclusive.
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Blacksad: Under the Skin
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12/11/2019 |

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60
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Dopo aver amato alla follia la serie a fumetti di Blacksad, speravamo moltissimo in questo nuovo spinoff digitale, ma purtroppo non possiamo nascondere di essere rimasti un po' delusi. L'avventura grafica realizzata da Pendulo Studios in collaborazione con Microids ha sicuramente sofferto per via di una produzione travagliata, nonché di un budget probabilmente modesto, e così la resa del titolo ne esce alquanto penalizzata. Il ritmo della narrazione è troppo lento, e in più c'è una valanga di bug, glitch e problemi di natura tecnica che contribuisce a minare l'esperienza. La grafica sembra poi piuttosto datata, poco rifinita, e soltanto la direzione artistica e il character design dell'opera originale riescono a salvare (ma solo in parte) la baracca. Insomma, un grande peccato ed anche un grande spreco, per quella che a tutti gli effetti era una licenza importante e dotata di notevole carisma. Con grande amarezza, quindi, lo consigliamo soltanto a chi (come noi) ha amato alla follia l'universo noir di Canales y Guarnido: a chi proprio non riesce a star lontano da quel mondo animale che non è poi tanto diverso dal nostro.
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Blasphemous
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09/09/2019 |

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70
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Dopo l’esordio interessante di The Last Door avvenuto nel 2013, il team spagnolo di The Game Kitchen ritorna alla carica con un nuovo titolo iscritto all’albo dei Metroidvania. Blasphemous colpisce in primis per la sua ambientazione ispirata e originale, per l’uso intelligente dell’iconografia Cristiana e per il buon numero di dettagli e segreti che sa regalare ai giocatori più attenti, e ciononostante non riesce a brillare. A fronte di un combat system semplice ma efficace e a un buon utilizzo della componente ruolistica, abbina purtroppo anche una certa ripetitività e un livello di sfida non proprio incisivo, soprattutto nella parte iniziale della campagna. Gli ingredienti ci sono tutti, ma in poche parole vengono a mancare quelle situazioni ricercate che potrebbero rendere il titolo memorabile, e così Blasphemous risulta a tratti grezzo, poco rifinito, e ciò vale anche per la confezione tecnica; stilisticamente interessante, certo, ma che non riesce a persistere sul fronte della qualità, finendo per oscillare fra il notevole e il modesto. Si tratta di un titolo che detiene comunque un certo valore, e nonostante le sue pecche, nelle (almeno) quindici ore che compongono la campagna, è in grado di regalare un’esperienza interessante, soprattutto a chi avrà la pazienza di esplorare con cura il mondo di gioco, alla ricerca dei numerosi segreti che giacciono nelle sue oscure profondità...
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Very Little Nightmares
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07/06/2019 |

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50
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Very Little Nightmares mette in scena un’opera alquanto gradevole sul piano delle atmosfere. Tuttavia, questo capitolo per sistemi mobile rinuncia ad alcune virtù della formula originale, ma non riesce a presentare una degna ricetta sostitutiva. Gli enigmi sono piuttosto semplici, alcune soluzioni di game design sono eccessivamente ripetitive e il tutto non è esente da sbavature concettuali e tecniche. In poche parole, un “piccolo” peccato.
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GRIS
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13/12/2018 |

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85
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Metafora dell'accettazione di sé e del superamento della perdita, Gris scorre al contempo con leggerezza ed intensità: un'avventura dove il gameplay fa da contorno ad un art design ammaliante, espressivo e potente, affiancato da una colonna sonora di rara bellezza, capace di dar voce alle emozioni di una ragazza che cerca disperatamente di ricostruire quel che resta della sua anima. L'esordio di Nomada Studio è dunque un piccolo prodigio sinestetico che, a fronte di un simbolismo in parte bulimico e non sempre pienamente comunicativo, vi lascerà spesso senza parole. Proprio come la giovane Gris.
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Asphalt 9: Legends
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08/08/2018 |

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85
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Asphalt 9: Legends arriva su iOS e Android come nuovo capitolo della serie che, più di ogni altra, ha trovato nel gaming su cellulare la propria dimensione ideale. Così come i capitoli precedenti, anche questo Legends non rivoluziona la struttura da racing arcade chiaramente ispirata a Need for Speed e Burnout, ma porta con sé alcune interessanti novità, una su tutte il nuovo sistema di controllo. Rinominato Touchdrive, questo sistema di controllo fortemente automaticizzato strizza l’occhio ai giocatori più giovani o comunque meno esperti, allargando così il potenziale bacino di utenza. È possibile tornare in ogni momento a modelli di guida più canonici, scegliendo così il sistema di input che si preferisce per poter affrontare le centinaia di microeventi che formano l’offerta ludica completamente gratuita di Asphalt 9. Sono presenti, anche in questa produzione Gameloft, le microtransazioni, ma non ci sono sembrate così invadenti, soprattutto nel caso in cui si decida di intraprendere la carriera di pilota senza la smania di diventare il numero uno al mondo. Asphalt 9: Legends è un buonissimo gioco che richiede soltanto lo spazio necessario all’interno della memoria dei vostri cellulari, dove andrà ad occupare ben un giga e mezzo. Con il suo motore grafico da applausi e un gameplay immediato e divertente, non vediamo veramente nessun motivo valido per non offrire a questo nuovo capitolo della fortunata serie l’occasione di essere provato. Attenzione però, potrebbe creare dipendenza.
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The Red Strings Club
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22/01/2018 |

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87
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Immaginate uno di quei piccoli volumetti introvabili della collezione Urania, scovato per caso in una soffitta o in una vecchia libreria di provincia. All'interno avete trovato Philip K. Dick, Asimov, e poi, solo in fondo, un breve racconto stravagante, di un autore praticamente sconosciuto. Lo avete letto per caso, ma ancora lo ricordate dopo vent'anni. Ecco, quello è The Red Strings Club: un punta e clicca fra i migliori che abbiamo mai avuto il piacere di giocare, confezionato con cura ed ispiratissimo sotto ogni punto di vista. Gli spagnoli di Deconstructeam ci hanno messo davvero il cuore, e si vede: pixel art suggestiva, musiche eccezionali ed una storia profonda e potente, capace di rimanere impressa nella memoria di ogni appassionato del Cyberpunk (e non solo). Se dunque amate il genere e se apprezzate le avventure grafiche allora non potete assolutamente perdervi questo piccolo gioiello targato Devolver Digital, ma fate attenzione: al momento non è presente la traduzione in lingua Italiana, e il livello d'Inglese richiesto per godere appieno dei testi è abbastanza alto.
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The Count Lucanor
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28/10/2017 |

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82
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The Count Lucanor è un gioco affascinante e divertente, che costruisce con semplicità e precisione un impianto narrativo davvero solido, anche e soprattutto attraverso l'interazione con gli strani personaggi che popolano il castello. Unendo le meccaniche esplorative e puzzle solving di The Legend of Zelda e gli elementi horror/survival di Silent Hill, il titolo ci regala un'esperienza che vale davvero la pena provare, anche per chi generalmente non apprezza la pixel art. Unica nota leggermente stonata è il prezzo (circa 15 euro) in rapporto all'effettiva longevità, che si attesta attorno alle sei ore volendo ottenere tutti i finali. Ciò detto, Baroque Decay confeziona un ottimo prodotto che costituisce una valida aggiunta alla già corposa offerta dello store online targato Nintendo.
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Metroid: Samus Returns
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12/09/2017 |

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87
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Metroid: Samus Returns è molto più di un valido remake di un classico del passato (peraltro non popolarissimo e dunque verosimilmente nuovo di zecca per una larga fetta di pubblico). Metroid: Samus Returns rappresenta, sotto diversi punti di vista, un momento di capitale importanza per la saga, in quanto vera e propria occasione di rinascita per la cacciatrice di taglie più amata dell'universo: una rinascita che ha il sapore di una mezza resurrezione, dopo un periodo buio e difficile ingiustamente in bilico fra mediocrità e oblio. Con classe, rispetto e intelligenza - ma non senza qualche piccola sbavatura - gli Spagnoli di MercurySteam si sono dimostrati in grado non soltanto di aggiornare secondo il gusto moderno un videogame del 1992, ma anche e soprattutto di riportare sugli schermi del 3DS l'icona di una Nintendo che mancava da tanto, troppo tempo. Restituendo a Samus Aran la dimensione che davvero le spetta, ovvero quella di volare lassù, nel cosmo che è proprio solo dei grandissimi. Forse pure per meriti non del tutto suoi (il desiderio di un Metroid del genere ci ha di certo messo lo zampino, dopo anni di digiuno cullati nel sogno del fantomatico Metroid Dread...), ma Samus Returns mi ha divertito, entusiasmato e mi ha ricordato quanto mi mancasse una delle mie saghe preferite di sempre.
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RiME
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25/05/2017 |

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80
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RiME è un viaggio unico, fatto di esplorazione, riflessione, contemplazione. Negazione, rabbia, depressione, accettazione: sono i pilastri tematici portanti di un’avventura breve ma intensa, che attraversa l’elaborazione di uno dei sentimenti più primitivi e condivisi dall’uomo. Per le sei ore dell'avventura principale (che potete estendere fino ad una decina se vi dedicherete -magari durante una seconda partita- alla ricerca di tutti i collezionabili), il gioco ci accompagna lungo un percorso inaspettato, nascosto inizialmente dietro i candidi colori e l’apparente ingenuità dell'incipit. La "sorpresa" di un tema tanto toccante potrebbe addirittura rivelarsi un’arma a doppio taglio per chi lo avvicina con l’idea di giocare un adventure spensierato: al di là degli enigmi riusciti e intriganti, RiME è più maturo e profondo di quanto possa sembrare. Il suo sviluppo travagliato scopre il fianco a trascurabili sbavature tecniche, che si manifestano con sporadici rallentamenti nelle fasi più concitate: ma niente che possa davvero inficiare la resa finale di questo piccolo gioiello.
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The Sexy Brutale
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13/04/2017 |

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88
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The Sexy Brutale. A ben pensarci il nome è perfetto, davvero. Perfetto per raccontare le inquietanti malie che funestano il casinò e i suoi invitati, ideale per restituire un’immagine di bellezza, il fascino dell’atroce e del misterioso, in un posto dove ogni sfavillio nasconde un’ombra di follia. Come in una roulette impazzita, il gioco di Cavalier Games continua a girare, non si ferma mai, si ripete, ancora ed ancora. Fermare l’eterno ballo di morte mascherato è solo compito nostro, eppure quando giungeremo al culmine dell’avventura, consapevoli di cosa muova questo teatrino di disgrazia e sofferenza, la scelta non sarà poi così scontata. Perché frenare il vorticare convulso di un frammento di tempo senza fine se lo si può vivere per sempre, affascinati ogni volta come se fosse la prima? Tanto meglio far ripartire il nostro orologio più e più volte, giocare, giocare ed ancora giocare, in un loop temporale inesauribile, ingabbiati in una realtà brutale e malvagia, vero, ma dannatamente ammaliante.
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Rise & Shine
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12/01/2017 |

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75
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Rise & Shine, per certi versi, ci ha ricordato quella pietra miliare che va sotto il nome di Metal Slug. E, per un momento, il nostro cuore ha ricominciato a palpitare. Un inferno di esplosioni e nemici pronti a farci la pelle, pattern d'attacco calibrati al millimetro e morte, morte ovunque (anche se purtroppo, cosa piuttosto grave, nella modalità principale non esiste il Game Over). Il titolo degli spagnoli Super Awesome Hyper Dimensional Mega Team è splendido a vedersi, nonché cattivo e intransigente quanto basta per conquistarci - e metterci alla prova con diversi puzzle ambientali ben congegnati - per le quasi cinque ore spese in compagnia del ragazzo e della sua arma leggendaria. Rise & Shine, però, soffre di una cronica carenza di contenuti che azzoppa il fattore rigiocabilità e non riesce a stuzzicare il giocatore con sfide o altri succosi extra. Una volta portata a termine l'avventura, insomma, non si trova alcun valido motivo per tornare su Gamearth.
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Ghost 1.0
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11/07/2016 |

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77
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Francisco torna a dire la sua sui metroidvania, questa volta cercando di svecchiare la formula grazie a degli elementi rogue-like e, perché no, anche souls-like. Il risultato è riuscito ma imperfetto, soprattutto per quanto riguarda il bilanciamento. Sacrificata la parte esplorativa, resta un esponente del genere dall’impronta fortemente shooter, comunque ben congegnato, vario il giusto e pervaso da una sottile ironia di fondo capace di catturare e mantenere viva l’attenzione del giocatore. Se siete fan del genere è assolutamente un obbligo darci un occhiata, non ne rimarrete delusi a patto di non aspettarvi il nuovo Axiom Verge.
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Looney Tunes: Deportes Galácticos
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01/07/2015 |

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45
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FullBlast
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09/06/2015 |

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FullBlast si rivela un titolo senza troppe pretese, che si limita a svolgere il compitino e, va detto, non sempre riuscendovi. Una varietà di ambientazioni e nemici scarsa, l'assenza di un ricco arsenale, da sempre punto forte degli "shmup" più idolatrati, e una longevità striminzita restituiscono il quadro di un prodotto che ha potuto ritagliarsi un suo spazio nel mercato mobile, ma che su console casalinga avrebbe dovuto assicurare una profondità e un numero di contenuti decisamente superiori per soddisfare il differente target di pubblico. É anche vero che il titolo viene venduto al prezzo di una pinta di birra; a voi quindi scegliere se soddisfare la vostra sete o dargli una chance.
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Dead Synchronicity: Tomorrow comes Today
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29/04/2015 |

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75
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In Dead Synchronicity, l’ago della bilancia, in equilibrio precario tra novità e classicismo, pende soprattutto verso quest’ultimo, ossia verso meccaniche di gameplay troppo basilari, che dispongono sì di qualche guizzo di originalità senza avere però il coraggio di osare fino in fondo. Il titolo d’esordio dei Fictiorama Studios resta un’avventura grafica solida e sostenuta da un buon senso del ritmo, con rompicapo mai eccessivamente complicati e quasi sempre ben contestualizzati, ma col difetto di coinvolgere più sul versante emotivo che su quello intellettuale, facendo maggiormente leva quindi sulla crudezza della storia e meno sulla componente enigmistica. Vista l’attenzione riposta nel comparto narrativo, non possiamo non attendere con curiosità e fiducia il secondo capitolo di questa nuova saga, considerando anche che l’interessante cliffhanger finale lascia presagire sviluppi ancora più oscuri e sinistri.
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Los Muppets: Aventuras de Pelicula
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24/11/2014 |

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50
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Una licenza come quella dei Muppets doveva e poteva essere sfruttata in maniera nettamente migliore. Il gioco è un semplice platform, fin troppo semplice, per fortuna con alcune eccezioni come certi enigmi e il livello dedicato a Miss Piggy. Ma, per il resto, c’è davvero poco da salvare nel titolo realizzato da Virtual Toys. Anonimo, fin troppo breve: l’unico motivo per tornare a rifare i vari film è raccogliere i collezionabili e sbloccare qualche extra. Davvero troppo poco, ma a deludere più di tutto, considerando che si tratta di un gioco dei Muppet, è la totale mancanza di quell’ironia che, ancora oggi nonostante gli anni passati, è il vero punto di forza di questi mitici personaggi.
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Super Toy Cars
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31/07/2014 |

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55
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Con un tempismo tutt'altro che consigliabile, Super Toy Cars arriva su Wii U dopo il ciclone Mario Kart 8, paradigma del genere nonché miglior titolo attualmente disponibile per la console Nintendo. Contrariamente da quanto vuole la tradizione, però, in questo scontro tra Davide e Golia videoludici è proprio il più piccolo ad avere la peggio: un track design poco originale ed una fisica ampiamente discutibile emergono infatti come i maggiori difetti di una produzione che si limita ad offrire design e contenuti tali da svolgere il loro compito e nulla più. Alla luce di questo, Super Toy Cars si rivela un'alternativa economica al combat racing Nintendo, adatta solamente ai giocatori più giovani o senza troppe pretese. Questi, con ogni probabilità, riusciranno infatti a trovare nel titolo Eclipse Games materiale sufficiente a divertirli per qualche tempo, almeno fino a che la ripetitività che affligge il gioco in troppi dei suoi aspetti, non si farà innegabile anche per loro.
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Nihilumbra
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30/01/2014 |

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70
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Dopo l'esordio sulle piattaforme iOS, BeautiFun Games ripropone Nihilumbra anche per mercati più tradizionali, presentandosi con una versione rimasterizzata della formula originale. Dietro la chiara ispirazione ad alcuni dei più grandi classici del platform, si cela un titolo in grado di far intravedere le indubbie capacità artistiche e di design del team di sviluppo che, purtroppo, vanno però a scontrarsi con un gameplay diviso in due, esattamente come le sue modalità di gioco: dopo un primo passaggio, dalla difficoltà poco superiore a quella di un tutorial, è infatti possibile sbloccare la ben più ostica modalità 'Void' che, con i suoi picchi di difficoltà elevatissimi, riuscirà a mettere in crisi (e talvolta frustrare) anche i più esperti giocatori di puzzle/platform. Se, comunque, questo è il tipo di sfida che siete soliti chiedere alla vostra collezione di titoli, inserirvi Nihilumbra non vi causerà alcun rimpianto. Diversamente, la demo disponibile gratuitamente sul sito ufficiale del gioco è un passaggio fortemente consigliato prima dell'acquisto.
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UnEpic
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16/07/2013 |

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80
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Tra situazioni surreali ed uno spiccato citazionismo, UnEpic si distingue per il fatto di essere un gioco che non si prende troppo sul serio. Al di là di un comparto tecnico tutto sommato non eccelso, le meccaniche di gioco sono quelle collaudate del genere che ha reso famosi capolavori della storia video ludica come Metroid e Castlevania, arricchite da caratteristiche inedite come la rete di portali interconnessi, che richiama molto Chakan: The Forever Man di SEGA. Le quest non banali disseminate nella mappa di gioco ed il sistema di crescita che stimola la pianificazione anticipata delle abilità da migliorare chiudono il quadro su un titolo seriamente consigliato, in questi mesi di calura estiva.
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Castlevania: Lords of Shadow - Mirror of Fate
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08/03/2013 |

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70
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Castlevania Lords of Shadow: Mirror of Fate (questo il lunghissimo titolo completo della produzione Konami) è un discreto action game, lontano però dall'eccellenza del suo predecessore. Il passaggio allo scorrimento bidimensionale avrebbe probabilmente richiesto un lavoro più attento sul combat system, che risulta invece abbastanza basilare e, sulle prime, anche poco ispirato. I guizzi del titolo si avvertono proprio nel momento in cui l'anima action lascia il centro della scena alle sequenze esplorative tipiche di un buon adventure game. Salvo poi ritornare durante i boss fight, con risultati anche discreti. Nonostante un inizio sottotono, grazie alla presenza di tre protagonisti in fondo molto diversi fra loro il titolo riesce a creare un'ottima progressione, inchiodando l'appassionato della saga di fronte ai piccoli schermi del Nintendo 3DS.
Mancano le rifiniture: un sistema ruolistico interessante, un backtracking meglio congegnato, aree del castello maggiormente ispirate dal punto di vista artistico e stilistico. Però in Mirror of Fate c'è una buona varietà, qualche sequenza davvero ostica e, sul finire dell'avventura, anche una discreta quantità di solidissimi momenti action. Il lavoro sulla continuity di Castlevania, molto coraggioso, sfida le convinzioni dei fan e riesce ad espandere l'universo di Lords of Shadow.
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Deadlight
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21/12/2012 |

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75
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Il porting su PC di uno dei più promettenti live arcade di quest’anno si rivela più che valido nonostante la scarsa longevità - rimasta comunque invariata rispetto alla controparte Xbox 360 - e a causa di alcune piccole difficoltà legate al sistema di controllo. Deadlight è un titolo che spicca fra le innumerevoli produzioni a tema zombie, grazie ad una realizzazione grafica di tutto rispetto, nonché al merito di aver riportato in luce un genere, quello dei cinematic platform, che non deve per nessun motivo cadere nel dimenticatoio.
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Ecolibrium
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14/09/2012 |

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70
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Ecolibrium merita sicuramente almeno una chance. Chi mastica gestionali da diverso tempo troverà il gameplay poco profondo e permissivo, ma resta comunque un compromesso accettabile dal momento che si tratta di un titolo gratuitamente scaricabile via PSN. La possibilità di creare un ecosistema perfetto, assurgendo al ruolo di scienziato-divinità, è un espediente sufficientemente intrigante.
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Deadlight
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30/07/2012 |

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80
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Deadlight, attesissimo piatto forte di questa Summer of Arcade, non delude le aspettative. Mescolando meccaniche platform, action e survival in maniera veramente oculata il titolo riesce a conquistare sin dal principio i favori del pubblico. La grande varietà di situazioni fa da contraltare ad una progressione piuttosto lineare e a qualche sezione forse troppo fitta d’enigmi ambientali da risolvere in rapida successione. Il fascino di una struttura ludica tanto “diversa” dallo standard viene dunque corroborato da una ricerca artistica veramente di alto livello, che stupisce continuamente il giocatore con trovate al limite tra il digitale e la carta stampata, realizzate in maniera impeccabile. Per 1200 MS Points un titolo assolutamente da non perdere.
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Reality Fighters
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18/02/2012 |

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50
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L’ironia di fondo che caratterizza Reality Fighters può dirsi l’unico ambito veramente riuscito del prodotto. Il look fuori di testa dei lottatori e un simpatico Mr. Miyagi vi strapperanno diverse e sincere risate.
Purtroppo tutto il resto lascia alquanto a desiderare. Il combat system è poco profondo, il sistema di controllo è impreciso e la realtà aumentata è persino dannosa al gameplay stesso.
Praticamente impossibile consigliarlo spensieratamente a qualcuno, sebbene qualche giocatore più casuale potrà restare affascinato dall’idea di usare il proprio viso per modellare l'avatar e casa propria come arena di centinaia di scontri.
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Dive: The Medes Islands Secret
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03/08/2010 |

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75
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Al loro secondo tentativo su WiiWare, i ragazzi di Cosmonaut Games hanno fatto centro. Dive: The Medes Islands Secret, è un titolo d’esplorazione di tutto rispetto, e gli elementi di derivazione platform ne aumentano in maniera sostanziosa la qualità di produzione, testimoniata anche da una buona cura nella componente audiovisiva. Un titolo senza troppe pretese, che non propone niente di originale ne di particolarmente memorabile, ma capace lo stesso di intrattenere piacevolmente in gustose sessioni di gioco.
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Zombie Panic in Wonderland
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19/04/2010 |

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75
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Zombie Panic in Wonderland è uno shooter arcade con dinamiche di gioco semplici, ma non per questo non godibili. Il titolo offre un discreto livello di strategia, necessario per usare con coscienza le munizioni a nostra disposizione e per distruggere con il giusto tempismo gli elementi scenici, così da eliminare più mostri alla volta. Il multiplayer in co-op è una buona alternativa di gioco in compagnia, anche una gestione dei record migliore di quella offerta da Akaoni avrebbe potuto vivacizzare le cose. Ma con una trama originale e ironica, ed un comparto tecnico che non sfigura, per gli amanti degli sparatutto Zombie Panic in Wonderland è una buon titolo, da tenere in considerazione.
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Runaway: A Twist of Fate
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02/04/2010 |

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80
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Runaway: A Twist of Fate è una classica avventura grafica. Ci troverete enigmi da risolvere, oggetti da esaminare ed usare al momento giusto, e la solita (importantissima) mole di dialoghi dai quali trarre le informazioni necessarie per andare avanti nel gioco, il tutto accompagnato da un lato tecnico di alto livello, seppur non esente da difetti, e da una “doppia trama” coinvolgente e ben caratterizzata.
Nonostante la curva di difficoltà si attesti costantemente su livelli medio-bassi, il gioco diverte per tutta la sua durata, con situazioni varie e divertenti e col classico humor della serie: tutti fattori che ne fanno un prodotto accessibile a chiunque, che ci sentiamo di consigliare a tutti gli appassionati del genere, sebbene non riesca (e probabilmente non voglia farlo) ad impegnare al massimo chi è cresciuto negli anni Novanta con i complicati enigmi delle immortali avventure Lucas.
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Planet 51: El videojuego
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02/12/2009 |

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Il fatto che il film sia tutto fuorchè indimenticabile non aiuta sicuramente, perché la qualità del lungometraggio è conditio sine qua non per apprezzare questo tie in, ma Planet 51 è il tipo di gioco che può avvicinare al joypad un bambino a digiuno di videogame, e svolge questo compito in maniera dignitosa e soprattutto educata. E’ semplice, ingenuo, accessibile e a suo modo divertente, specie nel multiplayer locale, ma sconta qualche sbavatura ed una realizzazione a tratti insufficiente e sbrigativa, mancando di pochissimo il 6 pieno. Non è sconsigliato a priori, specialmente sotto Natale, ma se avete figli piccoli e non sentite il bisogno di svezzarli in campo videoludico è meglio regalare loro un buon pallone o un’intramontabile barbie.
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NyxQuest: Kindred Spirits
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05/07/2009 |

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L’idea dei ragazzi di Over the Top Games di utilizzare la mitologia per creare un platform con elementi puzzle, seppur non originalissima, si è rilevata vincente. NyxQuest è un prodotto solido e ben curato, capace di garantire una discreta dose di divertimento a chi voglia spendere i 10€ necessari per il suo acquisto. Non convince del tutto l’inquadramento nel platform a livelli: con simili potenzialità si sarebbe potuto creare qualcosa di più complesso e intricato, o qualcosa di meno complesso ma con un maggior livello di sfida. Purtroppo in questi casi è difficile giudicare la reale intenzione degli sviluppatori, a fronte delle limitate dimensioni dei titoli WiiWare, la cui libreria però s’arricchisce di un altro pezzo pregiato. Ed iniziano ad essere tanti.
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Wanted: Weapons of Fate
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05/04/2009 |

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Wanted: Weapons of Fate è un buon action game, che associa ad una realizzazione tecnica decente una discreta innovazione nel gameplay classico del genere, introducendo elementi innovativi di spessore. Sfortunatamente alcune scelte discutibili proprio nel gameplay e alcune carenze dal punto di vista tecnico gettano qualche ombra su questo titolo, che la longevità imbarazzante affossa definitivamente. Wanted, con pochi accorgimenti, sarebbe potuto essere un action game molto migliore, che avrebbe appassionato tutti i videogiocatori, invece è solo un buon titolo, ricco di azione, ma con qualche difetto irritante sia nel gameplay e con una longevità cosi bassa da renderlo anche meno duraturo di alcuni prodotti disponibili su PSN o LiveArcade. Wanted: Weapons of Fate è consigliato solamente a tutti gli amanti dell’azione che sono disposti ad investire una buona cifra per appena quattro ore di intrattenimento videoludico. Se invece proprio non sopportate la drastica riduzione di contenuti che ormai caratterizza molte produzioni, smussate pure di un punto il giudizio finale.
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