FICHA DE CRÍTICA

Call of the Sea è un buon esordio, che sfrutta un gameplay basato su puzzle e indovinelli per raccontare una storia ricca di atmosfera. Il suo tallone d'Achille sta in una concezione degli indovinelli non sempre chiarissima, fonte di qualche momento di frustrazione, e nella durata limitata. Probabilmente non rimarrà fra gli esempi più notevoli del genere, ma bisogna rendere merito al fatto che riesce ad offrire una visione alternativa dell'universo narrativo lovecraftiano, potenzialmente capace di soddisfare chi non ha voglia di mostri o spaventi.

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70
 
08/12/2020

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