FICHA DE CRÍTICA

Lo spirito indie scorre potente in The Last Door, ma non parliamo di quel hipsterismo di facciata un po' facilone che contraddistingue tante (forse troppe?) produzioni indipendenti di questi tempi. Il gioco di The Game Kitchen rifugge le scelte di massa e persino quando, suo malgrado, finisce in quel paradosso che è il mainstream dell'underground (ovvero la scelta di suddividere l'avventura a episodi o all'uso della grafica 8-bit) non lo fa per convenienza, ma per necessità. Ma l'aspetto produttivo e filosofico di The Last Door è solo una faccia della moneta, sull'altra si trova un'avventura grafica "old-school" a cui bastano una manciata di pixel e le giuste musiche per immergere il giocatore in un'atmosfera raggelante. Se pensate che con questa grafica sia impossibile far paura andate sul sito ufficiale del gioco e provate i primi capitoli gratuiti. Anzi, fatelo anche se vi fidate del nostro entusiasmo, perché la l'abilità con cui questi ragazzi spagnoli hanno saputo captare e riprodurre il feeling dei punta & clicca dei tempi d'oro mischiando all'essenza del horror dei grandi maestri merita il vostro tempo (senza nemmeno pretendere i vostri soldi!).

Leer en su medio original
80
 
25/07/2014

  Compartir